CATANIA
Paternò. «Gli uomini passano e passa una canzone ma nessuno potrà fermare mai la convinzione che la giustizia no… non è solo un’illusione». Cantava queste parole Fabrizio Moro sul palco del Festival di Sanremo nel 2007. Parole che hanno segnato tanti ragazzi di quella generazione e non solo. Ma come dice lo stesso Moro tutto passa, compresa la sua canzone, ma non importa. Ciò che davvero conta è cosa lascia. Questa lezione sembrano averla imparata bene i ragazzi di un istituto siciliano, per l’esattezza quelli dell’Iteg Russo di Paternò. Grazie all’iniziativa “Colora la tua scuola”, finanziata dall’ex Provincia di Catania gli studenti si sono adoperati nel lasciare il loro segno nella storia. Lo hanno fatto attraverso l’arte dei murales, dipingendo tre muri della propria scuola con temi differenti ma socialmente eguali.
Il primo è dedicato all’antimafia, in memoria dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Gli studenti sono testimoni degli ideali di legalità e giustizia per cui tanti uomini sono morti.
Il secondo è dedicato al tema della lotta al razzismo. In questo murales gli studenti rappresentano i principi di fratellanza e solidarietà fra i popoli nel rispetto delle diversità culturali e religiose.
Infine, un’importante citazione di Victor Hugo «Chi apre le porte di una scuola chiude i cancelli di una prigione». L’intento, dicono i ragazzi, non è quello di paragonare la scuola ad una prigione bensì di evidenziare il fatto che se si frequenta una scuola, si combatte l’ignoranza, e si aprono le porte della consapevolezza. Consapevolezza che vi è una vita al di là del crimine che si può costruire con le proprie mani.
Insomma la cultura che vince sull’ignoranza. Un messaggio di legalità e tolleranza che merita un piccolo solco nella storia di questa terra.