La settimana che si è appena conclusa, ad Agrigento, è stata caratterizzata dall’annuncio del Sindaco, Lillo Firetto, e dell’assessore al bilancio, Giovanni Amico, di un imminente “pre-dissesto” del Comune.
Agrigento. In realtà, nella Città dei Templi, si parla della parola “dissesto” da molto prima che Firetto, e la sua giunta, si insediassero al Palazzo dei Giganti. Adesso, però, la possibilità che questo avvenga sta cominciando a divenire una reale e tangibile possibilità.
Alla notizia sono susseguite numerose dichiarazioni e, come spesso avviene in questi casi, non si sono risparmiate vere e proprie “stoccate” nei confronti dell’assessore al bilancio Amico. Quest’ultimo, nei giorni scorsi, aveva dichiarato: «Il rendiconto ha evidenziato un avanzo di amministrazione, ma l’analisi dei conti fa rilevare anche importanti elementi di preoccupazione rispetto al concreto verificarsi, in un imminente prossimo futuro, di quelle condizioni di squilibrio che possono determinare il dissesto dell’Ente».
Praticamente, l’assessore Giovanni Amico, sta evidenziato come ci sia, in un futuro non molto lontano, la concreta possibilità di accedere al Piano di Riequilibrio finanziario pluriennale. Le polemiche non hanno tardato ad arrivare. La più accesa, che dura da più di due giorni, è quella che ha coinvolto l’assessore Amico e il presidente della Commissione Bilancio, ex Pd, Marco Vullo.
Un botta e risposta che va avanti da giorni e, da qualche ora, sbarcato anche su Facebook con un post comparso sulla pagina dell’assessore Amico. Il presidente della Commissione Bilancio aveva dichiarato in precedenza: «Abbiamo provato a fare delle domande tecniche all’assessore Amico in commissione senza avere risposte. Abbiamo dato anche tempo, fino a venerdì, di poterci fornire elementi per quella che lui chiama “Operazione Verità”. Quali sono oggi, e non in passato, le strategie applicate da Amico?»
La risposta di Giovanni Amico non si è fatta attendere e, questa volta, il mezzo usato dall’assessore per rispondere è proprio il famoso Social Network. Dopo aver elencato una serie di risposte, Amico conclude: «Non posso permettere a nessuno di dire che nell’esercizio della mia funzione utilizzo metodi lontani dalle logiche dalla trasparenza. Niente di personale con Vullo ma è proprio il rapporto istituzionale tra i ruoli che lo esige».
Le polemiche non sembrano placarsi, anche su Facebook.
di Giuseppe Castaldo