Sarà pure il giorno della fertilità ma a conti fatti, visto il continuo polverone, questo 22 settembre sembra essere più il giorno della polemica. L’ultima, in ordine di tempo, è quella scatenata per un opuscolo informativo giudicato razzista: da una parte “le buone abitudini da promuovere” rappresentate da ragazzi bianchi, dall’altra i “cattivi compagni da abbandonare”. Peccato che in questo secondo messaggio figuri l’immagine di alcuni ragazzi neri. Opuscolo accusato di razzismo e ritirato. Una bufera, l’ennesima, che non accenna a scemare e che questa volta ha anche convinto la ministra, Beatrice Lorenzin, a revocare il mandato del direttore generale per la comunicazione del ministero ma parla anche di “strumentalizzazioni”. «Mi sa che c’è un sacco di gente che aspira a fare il ministro della Salute – commenta – va benissimo, ma io mi occupo di cose vere». E sulla campagna dedicata al fertility si difende: «Un errore tecnico. È proprio brutta ma mi interessa di più il messaggio. Parliamo di salute, io sono aperta al confronto». Ma intanto nel giorno del fertility day in piazza va anche in scena la protesta. Insomma la campagna ideata per questa giornata che sta svolgendosi in 4 città italiane non ha certo riscosso il successo sperato e già qualche giorno fa, ancora prima della polemica che tiene banco da ieri, c’era chi aveva deciso che non avrebbe partecipato a questo giorno.