Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, ospite della trasmissione Quinta Colonna, su Rete 4, ha tracciato le linee d’azione del suo governo per l’immediato. E sottoscrive il “patto della lavagna”
«Alle pensioni minime fino a 750 euro viene data una cosiddetta quattordicesima, che viene attorno ai 40 euro. Stiamo cercando di tirare su questo limite; il nostro obiettivo sarebbe arrivare il più possibile vicino ai 1000 euro di pensione: vediamo se ce la facciamo. A questi raddoppiamo la quattordicesima e anziché 40 avranno 80 euro in un’unica soluzione».
Così si esprime il premier Matteo Renzi che sulla lavagna che il conduttore Paolo Del Debbio gli piazza davanti, schematizza con pochi gesti, gli interventi principali della legge di stabilità, dalla riduzione di Ires e Iri agli interventi sulle pensioni, prevedendo un raddoppio fino a 1.000 euro delle quattordicesime, sulle minime.
Dopo il «patto con gli italiani» sancito negli studi di Porta a Porta da Silvio Berlusconi, il premier toscano con il pennarello alla mano mette nero su bianco gli impegni che il Governo intende prendere con il Paese in materia di pensioni.
«Vogliamo dare una mano sulle pensioni»
«La questione delle pensioni è molto delicata e non faccio promesse invano. Gli 80 euro non andavano ai pensionati. Abbiamo fatto una misura che riguardava il lavoro, poi la tassa sulla prima casa e tasse agricole. Quello che restava fuori sono le pensioni. Ora vogliamo dare una mano», ha spiegato ancora il premier annunciando i prossimi interventi del Governo.
«Quest’anno si fanno Ires e Iri, si abbassano tutte e due. Altra cosa sono le pensioni. Per determinate categorie – ha aggiunto – chi ha parenti disabili da accudire e chi è disoccupato e chi ha particolari tipi di lavori usuranti, si cerca di fare non il 95%, ma il 99 %», ma «bisognerà aspettare la legge di stabilità».