RAGUSA
La voce era nell’aria già da questa mattina. Trent’anni è stata la richiesta di pena della Procura di Ragusa a carico di Veronica Panarello, accusata di avere ucciso il figlio Lorys e di averne occultato il cadavere. La richiesta è arrivata al termine della lunga udienza, terminata alle 14,30, che si è tenuta – rigorosamente a porte chiuse – al Tribunale di Ragusa, e dedicata alla requisitoria dell’accusa. A prendere parte all’udienza, la stessa imputata insieme al legale Francesco Villardita, il padre di Lorys, Davide Stival e il nonno di Lorys, Andrea Stival. E proprio a proposito del suocero di Veronica, la stessa accusa si è soffermata sul movente, che sarebbe riconducibile proprio alla presunta tresca tra Veronica e Andrea. Insomma, Veronica avrebbe sì agito da sola, ma come da sua stessa ammissione, il motivo dell’uccisione del figlioletto sarebbe proprio da ricercare nell’ambito della relazione con il suocero: probabilmente per la paura che Lorys raccontasse qualcosa al padre. Mercoledì sarà la volta delle parti civili, quindi venerdì spazio alla difesa prima della decisione finale del giudice.
di Michele Farinaccio