SIRACUSA
«La posizione di Sottil? Non scherziamo…». Aveva risposto così ai cronisti, dopo la sconfitta interna contro il Lecce, il presidente del Siracusa Gaetano Cutrufo. Nessuna responsabilità da addebitare al tecnico per il disastroso avvio di campionato, che aveva fruttato la miseria di due punti in sei gare. Ora che i punti sono 3, grazie al pari in extremis colto a Melfi e firmato dal solito Dezai, non è difficile affermare che il pensiero del massimo dirigente azzurro non sia cambiato. Il tecnico che ha riportato la squadra aretusea nel calcio che conta non si tocca. Avanti con Sottil, dunque, anche se la piazza comincia a storcere il naso e a dubitare delle qualità e della bontà del lavoro dell’allenatore piemontese. Esonerarlo comunque sarebbe complicato soprattutto per motivi economici. In mancanza di un’eventuale accordo su un’eventuale buonuscita, Sottil resterebbe a libro paga per tutta la stagione e Cutrufo dovrebbe anche pagare il nuovo allenatore. Anche per questo motivo, la questione, almeno al momento, non lo tange. Il presidente non si è mai posto il problema e continuerà con ogni probabilità a non porselo, se è vero che, due settimane fa, ai cronisti convocati in conferenza stampa, aveva dichiarato di essere certo di raggiungere l’obiettivo salvezza, «anche se dovessimo chiudere il girone di andata con una manciata di punti. Ci sarebbe tutta la seconda parte di campionato per rimontare e centrare la permanenza».
Il pari di Melfi, ad ogni modo, ha leggermente corroborato la posizione di Sottil (semmai fosse stata scricchiolante) e rinfrancato il morale della squadra in attesa che, al più presto, possa arrivare la tanto desiderata svolta. Difficile ipotizzare un successo domenica contro il Matera, vista la forza della squadra di Auteri, ma gli azzurri proveranno comunque a ribaltare il pronostico, dando sfogo a tutte le proprie energie fisiche e mentali. In attesa di due scontri diretti consecutivi, seppur lontano da casa, contro avversari un po’ più morbidi come Vibonese e Fondi.
di Maurilio Abela