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Loredana, una catanese che vuole innamorarsi della città. «Faccio la turista con mio figlio» – Ultima TV


Una giovane mamma dedica il suo fine settimana alla scoperta di Catania, vestendo i panni della turista. «È un gioco per trasmettere a mio figlio l’amore per la sua terra»  

CATANIA

«Come posso dire che Catania è bella se non la conosco?». Loredana è macca Liotru, lavora in uno studio legale ed è mamma di un bambino di 5 anni. La scorsa estate ha visitato Napoli, un passaggio breve ma fulminante («Sono bastati 4 giorni per innamorarmene»). Dopo il suo viaggio è nato un desiderio profondo sostenuto da una necessità: «Mi sono resa conto di non conoscere Catania, di non avere la consapevolezza delle mie radici. Dopo 32 anni mi sono chiesta perché non la amavo».

Protagonista di una passione nata per caso, Loredana decide di seguire un itinerario da turista nella sua città, un gioco nel quale il compagno di viaggio è il suo bambino. «Facciamo i turisti ogni sabato e domenica, un gioco cominciato ad agosto. Sento il bisogno di arricchire la mia identità e contribuire a definire quella di Catania, che mi sembra, oggi, in grande difficoltà. Però, ho soprattutto il desiderio di trasmettere a mio figlio l’amore per la città». Da agosto in poi, le passeggiate esplorative di Loredana e del suo bambino sono diventate un appuntamento imperdibile. «Sono andata al castello Ursino in occasione di Ursino Buskers e abbiamo girato la Civita in lungo e in largo».

Da brava turista, la giovane mamma ha subito cercato su Google il tragitto da fare in metro ma ha scoperto che il sito ufficiale non esiste. «Forse perché c’è solo una linea – commenta – Mi sono resa conto che da questo punto di vista internet non è utile. Perché il sito non esiste? Forse perché ci sono solo 5 fermate? Così ho scritto all’azienda, sottolineando il fatto che non ho trovato un portale che possa aiutare chi non conosce la città a raggiungere i luoghi d’interesse. In ogni caso, non mi sono persa d’animo e ho deciso di seguire l’unica linea. Sono partita dalla stazione Italia di viale Vittorio Veneto e ho raggiunto il Porto. Con grande stupore, ho constatato che la stazione è molto pulita e ordinata (chissà perché mi aspettavo altro) ma anche poco frequentata. Certo, ci sono parecchie cose da migliorare. Manca il tabellone luminoso per indicare l’orario di arrivo del treno, e ci vorrebbero le indicazioni acustiche che segnalano le fermate. Ma soprattutto, perché la stazione del Porto, essendo all’aperto non è fornita di un riparo? Non c’è una tettoia per proteggersi in caso di pioggia. È una fermata “estiva”, corredata solo di 2 sedili in marmo». 

 

Ci sono però anche gli aspetti positivi della passeggiata in metro e Loredana ci tiene a sottolinearli. «Quindici minuti di attesa non sono il massimo – sottolinea Loredana – ma sono trascorsi velocemente. Uscire dal sottosuolo e ritrovarmi al cospetto del mare è stato da brividi. In 8 minuti, avendo sottoscritto la tariffa di 1€ mi sono ritrovata al Porto e ho subito pensato: perché non l’ho fatto prima? Ho deciso che in città non scenderò più in macchina. Chiedo solo una cosa: ci vorrebbe un tempo di apertura più lungo (quello attuale è ore 7.00 – 9.00 di sera)».

 



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