CATANIA
La domenica è solitamente il giorno di maggiore affollamento all’interno del cimitero catanese, con migliaia di cittadini che si riversano nel parcheggio dedicato, allestito nell’area limitrofa al luogo di preghiera e culto.
Quasi sempre la mancanza di controlli porta i visitatori ad entrare all’interno delle stradine cimiteriali anche se non potrebbero, visto che nell’area interna è consentita esclusivamente la presenza di veicoli con all’interno disabili o over settantenni, specifiche che devono essere entrambe dimostrabili tramite l’utilizzo degli appositi pass o di documento d’identità per quanto riguarda gli anziani.
Questa domenica, invece, i controlli erano molto accurati e l’ingresso dell’area era sorvegliata da un attento e scrupoloso vigile urbano, affiancato da un collega, e diversi “ausiliari del traffico”, che cercavano di veicolate i mezzi dei consueti automobilisti catanesi che spesso infrangono il codice “per abitudine”.
Come spiegava il vigile intervistato: «Questa domenica possono entrare solamente coloro che sono muniti di pass disabili aggiornato e non gli over settantenni» – scelta ahimè infelice, ma da rispettare in quanto previsto per quel particolare giorno.
Il seguire fermamente un’antipatica regola, non valeva però per la maggiorate dei visitatori che, tra decine di donne improvvisamente in dolce attesa, diversi “lavoranti nei loculi” e fantomatici disabili “senza fogghiu”, provavano a convincere il severo vigile ad entrare al cimiero con l’auto o la moto.
Finita la consueta visita, più lunga del solito vista anche la mancanza del tanto acclamato bus interno, notiamo d’improvviso l’ingresso di decine di veicoli che iniziano a circolare come se all’ingresso non vi fosse più il blocco.
Arrivati al cancello che separa il parcheggio dal cimiero vediamo tra le macchine, che quasi corrono dentro le stradine con cappelle e confraternite, la volante dei vigili urbani che lascia incustodito l’ingresso e chiediamo loro spiegazioni.
Raggiunti, dopo un’estenuante corsa, i due addetti al traffico si lasciano andare a dei commenti a caldo sulla situazione appena vissuta: «Purtroppo abbiamo a che fare con gente troppo schifosa! Li abbiamo dovuti lasciare entrare e quello che vogliono fare facciano! Tutti vogliono entrare!» – hanno risposto visibilmente scossi.
Non siamo riusciti a chiedere altro, visto che dietro la loro volante, sprezzanti del fatto di avere davanti proprio un veicolo delle forze armate, suonavano incessanti i visitatori incivili che altro non volevano se non entrare all’interno del cimitero e parcheggiare con le proprie auto dirimpetto alla cappella di famiglia o alla confraternita che ospita il loculo del parente caro.
Una situazione incresciosa che nei casi in cui il controllo funziona priva gli anziani rispettosi della possibilità d’ingresso per regole troppo severe, ove non si riesca a deambulare con continuità, e sembra non trovare rimedio visto che nella maggior parte dei casi prevale il completo disinteresse verso l’autorità e l’assoluta mancanza di civiltà in un posto che diviene non più luogo di culto, ma continuazione di una scellerata città.