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Akragas, la beffa arriva al 92° (1-1 casalingo con l’Andria) – Ultima TV


AGRIGENTO

La legge del calcio si impone all’Esseneto. L’Akragas getta al vento la ghiottissima occasione di mettere le mani su tre punti importantissimi nella prima delle due sfide che si giocheranno all’Esseneto. I padroni di casa, in vantaggio grazie al solito Zanini, amministrano la gara e accarezzano il sogno vittoria. Ma, nel calcio si sa: a gol mangiato corrisponde un gol subito.

E così, dopo una colossale palla gol capitata sui piedi di Cochis a cinque metri dalla porta per chiudere la partita, è l’Andria a trovare la via del gol e strappare un pareggio che, tutto sommato, risulta giusto nell’arco dei novanta minuti. Ancora una X, dunque, all’Esseneto di Agrigento dove l’Akragas inizia a mostrare sintomi di “pareggite”. Se si vuole guardare il bicchiere mezzo pieno, i biancazzurri continuano la striscia positiva e portano a cinque i risultati utili. Domenica prossima si gioca nuovamente ad Agrigento. Avversario di turno, questa volta, è il Taranto.

 

PRIMO TEMPO Ritmi blandi fin dalle prime battute ma con gli ospiti leggermente più intraprendenti rispetto ai padroni di casa. L’Akragas, come spesso accade nel primo tempo, concede il pallino del gioco agli avversari e attua una strategia attendista salvo poi ripartire in contropiede. La prima occasione del match,però, è di fattura pugliese al 14°: cross insidioso al centro dell’area e conclusione di Minicucci che non riesce a concretizzare una buona occasione da posizione interessante. Pochissime le occasioni da gol con le due squadre che innescano un duello a centrocampo che inaridisce le giocate. In particolare, gli agrigentini tendono più a rompere le trame di gioco rischiando anche qualcosina: molti i falli commessi dai padroni di casa. Proprio nel momento di maggiore sofferenza, così come successo a Catania, ci pensa ancora una volta Matteo Zanini: staffilata di destro che trafigge Poluzzi: l’Akragas passa in vantaggio al 34°. La Fidelis Andria prova a reagire con i soliti Cianci e Fall che quest’oggi sono due spine nel fianco della difesa agrigentina ma gli ospiti sembrano aver accusato il colpo dell’1-0.

SECONDO TEMPO. Nessun cambio per le due squadre che si ripresentano sul rettangolo di gioco con gli stessi ventidue del primo tempo. Le parti adesso sembrano essersi invertite: il gol di Zanini allo scadere della prima frazione sembra aver galvanizzato i padroni di casa mentre, al contrario, gli ospiti sembrano accusare il colpo. La Fidelis si fa rivedere dalle parti di Pane con Piccinni ma il suo tiro termina sopra la traversa. Di Napoli prende le prime contro misure e toglie dal campo Bruno Pezzella: l’argentino ha disputato ancora una volta una partita di grande sostanza ma, con un giallo rimediato, l’Akragas correva il rischio di giocare in inferiorità numerica; al suo posto dentro Salandria. L’Andria alza il ritmo di gioco e tenta con tutte le forze la via del pareggio. Ci va vicinissimo l’attaccante Cianci al 65° che, a tu per tu con Pane, si fa ipnotizzare. Cambia le carte anche mister Savarin che toglie Minicucci e getta nella mischia Volpicelli, in dubbio fino all’ultimo.    L’uomo chiave per l’Akragas è sicuramente Zanini: da lui partono tutte le azioni più interessanti degli agrigentini proprio come al 71° quando riesce ad imbeccare Salvemini che per poco non timbra il raddoppio. Ultima azione per l’attaccante palermitano che lascia il posto all’argentino Cochis. Di Napoli gioca l’ultima sostituzione e decide di coprirsi negli ultimi dieci minuti i gara: fuori Coppola,dentro Carrotta. La Fidelis tenta il tutto per tutto nel finale e butta nella mischia un altro attaccante, Klaric, al posto di Matera. Sono saltati gli schemi, gli ospiti sono sbilanciati in avanti e l’Akragas gioca di rimessa. Proprio allo scoccare del novantesimo l’Akragas ha una clamorosa occasione per raddoppiare: Gomez tira a botta sicura, Poluzzi respinge e sulla ribattuta, a cinque metri dalla porta, Cochis spedisce a lato. La legge del pallone è crudele. Al 92° pareggia la Fidelis Andria con una conclusione dalla distanza di Cianci. Che beffa per l’Akragas, raggiunta nei minuti di recupero.

di Giuseppe Castaldo



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