Quel che è successo l’hanno visto tutti attraverso il video diffuso proprio da un esponente della tifoseria, e che riportiamo di nuovo. Tre minuti sotto la curva per i rossazzurri ad ascoltare le reprimende degli ultras. In silenzio. Perché l’atteggiamento della squadra a Melfi non è piaciuto per niente alla frangia più calda del tifo rossazzurro e, per la verità, proprio a nessuno.
«La squadra è andata sotto la curva per salutare i tifosi, non perché chiamata da qualcuno». Parla Lo Monaco che non prevede possibili sanzioni per il Catania. Perché dal 2015 sono stati inseriti due commi di giustizia sportiva per impedire che i calciatori vadano a parlare con gli ultras. Sono previste sanzioni, ma il Catania in tal senso, come riferito dall’amministratore delegato, si sente tranquillo.
«La squadra è andata sotto la curva per salutare i tifosi che si sono sobbarcati un gran viaggio – racconta il dirigente rossazzurro – come fa ogni volta. Che poi qualcuno della tifoseria abbia voluto manifestare il proprio dissenso, che è anche il nostro, è nel pieno diritto di farlo. La squadra comunque, ci tengo a ribadire, non è andata a rapporto dai tifosi, anche perché nessuno può chiamarci a rapporto. Volevano solo salutarli, nel normale gioco delle parti. Semmai non condivido le speculazioni che sono state fatte in merito e anche la scelta di chi ha voluto condividere il video su facebook. Evidentemente è qualcuno che non vuole il bene del Catania».
Intanto ieri, su ciò che è successo nel post partita, hanno commentato così Mazzarani e Rigoli