Il racconto della storia d’Italia e degli italiani espresso attraverso lo sguardo attento e documentaristico dell’Istituto Luce, la costruzione di una nazione che, da sempre scissa tra nord e sud, ha dovuto combattere lunghe e difficili battaglia per affermarsi e formarsi.
Al palazzo della Cultura di Catania è stata inaugurata, alla presenza del sindaco Bianco insieme con il prefetto Federico, il presidente dell’Istituto Ciccuto e l’assessore Licandro, la mostra Luce – L’immaginario italiano. Un percorso espositivo in continuo evolversi, cosi come la storia della nostra nazione, mediante un flusso di immagini tra filmati e foto. L’esposizione si articola attraverso il concetto di “strip” speciali videoinstallazioni. In venti grandi pannelli, collocati secondo un ordine tematico – cronologico, vengono proiettati dei video dalla durata di 12 minuti l’uno, montaggi realizzati con l’utilizzo di centinaia di filmati conservati nell’archivio storico Luce. Accanto alle proiezioni si snodano più di 500 fotografie del nostro “bel paese” dove si possono riscoprire i momenti più importanti e coinvolgenti. Il visitatore viene così trasportato, attraverso una vera macchina del tempo, nella metà degli anni 20, quando l’Istituto Luce ebbe origine (L’Unione cinematografica educativa) con l’intento di raccontate l’attualità e la società italiana del tempo, tramite il linguaggio delle immagini. In quegli anni, così come raccontano le immagini in mostra, l’Italia era un paese contadino e per la maggioranza analfabeta, non si leggevano giornali e la radio era ancora un mezzo sperimentale, il cinema raccoglie le grandi masse ed è lì che Luce proietta i suoi “giornali cinematografici” mediante i quali racconta al paese la nuova Italia. Immagini di informazione, educazione e propaganda, proprio per queste ragioni, negli anni ’30 venne ribattezzata, tramite decreto legge in Istituto Nazionale Luce, e fu sostenuta e controllata da Benito Mussolini che ne comprese e sfrutto le potenzialità divulgatrici. Durante il percorso della mostra si può visitare un’aria adibita al Duce e al periodo fascista, dove vengono proiettati i discorsi propagandistici di Mussolini, una vera antologia delle sue retoriche e dei suoi silenzi, posta in contrapposizione ad un’altra sezione quella del Paese reale, un commuovente viaggio attraverso i volti degli italiani durante la seconda guerra mondiale, tra i contadini con i loro sguardi spenti e i soldati dai volti segnati di paura e sconforto.
Grazie ai cinegiornali Luce milioni di cittadini hanno appreso la geografia, vedendo luoghi lontani da loro, popolazioni e realtà sconosciute e culture differenti. Nella Camera delle meraviglie, l’osservatore potrà gustarsi l’omaggio che la mostra Luce ha voluto dedicare ai viaggi per il mondo compiuti dai suoi operatori, con una sequenza di suggestive fotografie.
Luce – L’immaginario Italiano ha riscosso un successo di pubblico anche nelle sue precedenti esposizioni a Roma, a Mantova e a Buenos Aires; la mostra, ideata e realizzata da Istituto Luce Cinecittà, promossa dal comune di Catania è curata da Gabriele D’Autilia e Roland Sejko.
Il visitatore è aiutato durante il percorso dal continuo dialogo che intercorre tra le immagini e gli audio in un insieme di analogie e differenze che lo incuriosiscono e istruiscono. Inoltre ogni sezione è indicata da alcune parole chiave che legano l’iter. Il cammino dell’osservatore si snoda in questo intenso arco di tempo, dagli anni ‘20 fino ai ’60, ma non si sofferma solo sull’aspetto storico, evidenzia anche la crescita urbana e culturale, le nuove mode, l’economia, la politica, il cinema italiano, con una grande stanza dedicata alle nostre star famose nel mondo, e la modernizzazione.
Infine una sezione è interamente dedicata a Catania, al ritratto della città etnea, realizzato nel corso di decenni delle immagini video dell’Istituto Luce. Documenti di grande bellezza che rappresentano i tratti salienti della città, dalla festa di Sant’Agata alle straordinarie eruzioni e le colate laviche dell’Etna e poi gli eventi politici al tempo del fascismo e quelli culturali legati al nostro amato compositore Vincenzo Bellini.
La mostra, quindi, propone un duplice viaggio fatto di rappresentazione e immaginazione, elementi che vivono all’unisono, è infatti tramite le immagini che si costruisce l’immaginario italiano, uno strumento mediatico che per anni è stato confuso con la realtà. Il percorso non racconta la storia d’Italia, seppure lo scorrere del tempo e degli avvenimenti ne sono dimostrazione, ma mostra come la storia, attraverso le immagini, sia stata rappresentata e racconta il modo in cui è stata percepita dagli italiani generando, ancora oggi, in loro, emozioni, entusiasmo, curiosità o anche indifferenza, e lasciando tracce nella nostra memoria.
Luce – L’immaginario italiano, sarà visitabile fino al 19 febbraio 2017. La mostra ha una grande valenza formativa ed educativa è una testimonianza d’Italia, essenziale sia per le nuove generazione che, grazie ad essa, scoprono ciò che i testi di scuola raccontano e sia per gli adulti che rivivono, in quelle immagini, i ricordi di un tempo che fu e che ha forgiato il nostro presente.