La Sicilia, per quanto riguarda i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi, nel periodo gennaio-settembre dell’anno in corso, ha fatto segnare una crescita del +2,4%, inferiore alla variazione rilevata a livello nazionale (+9,4%).
È quanto emerge dal Barometro Crif della domanda di prestiti da parte delle famiglie italiane, aggiornato a settembre 2016. Nello specifico, Enna è risultata essere la provincia con l’incremento più sostenuto, con un +16,3% rispetto ai primi 9 mesi del 2015, che la posiziona al 1° posto nel ranking nazionale. Seguono a distanza le province di Agrigento (+8,4%) e Caltanissetta (+8,0%). Palermo è l’unica provincia siciliana ad aver fatto registrare un calo nelle richieste di prestiti finalizzati, pari al -1,0% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In termini di importo richiesto, la media per i prestiti finalizzati in regione è stata pari a 4.310 euro con il valore più elevato rilevato nella provincia di Messina, con 5.120 euro (75° posto nella graduatoria nazionale), seguita da Ragusa, con 5.117 euro. Con 3.957 euro Palermo ha fatto registrare il valore medio più basso in regione e si posiziona all’ultimo posto nella graduatoria nazionale.
Per quanto riguarda il numero di richieste di prestiti personali, invece, la Sicilia nei primi 9 mesi del 2016 ha fatto registrare un calo pari a -0,9%, in controtendenza rispetto al dato nazionale (+4,7%). Agrigento è la provincia che ha fatto segnare la contrazione più forte, con un -4,8% rispetto ai primi 9 mesi del 2015. Seguono Siracusa (-3,7%) e Trapani (-1,7%).
Al contrario, Caltanissetta e Ragusa sono le uniche province in regione ad aver fatto segnare una crescita, seppur lieve, rispetto ai primi 9 mesi del 2015, pari rispettivamente a +0,7% e +0,6%. Palermo e Catania risultano, invece, stabili rispetto allo scorso anno. In termini di importo medio richiesto, infine, per i prestiti personali la media nella Regione è stata pari a 12.249 Euro, in linea con il valore medio nazionale. Nella regione il record spetta ad Agrigento con 12.661 euro (30° posto nel ranking nazionale), seguita da Siracusa, con 12.591 euro. La provincia di Enna, infine, ha fatto segnare l’importo medio più contenuto, pari a 11.681 euro.