CATANIA
L’adesione del sindaco ai Liberal PD ha creato un acceso malumore a Belpasso, una controversia che il primo cittadino considera «assurda». Una tesi confermata dal segretario provinciale del Pd Enzo Napoli, che parla di «polemiche eccessive e inopportune»
«È una vicenda assurda perché il PD a Belpasso ha un consigliere comunale in maggioranza da 2 anni e si chiama Fiorella Valadà, che ricopre il ruolo di vicepresidente del consiglio comunale. La mia coerenza nasce dal fatto che nel 2012 ho votato Renzi alle primarie e Art. 4 è una mia invenzione, che ho poi condiviso con Lino Leanza che mi contattò 2 settimane dopo».
Sin qui Carlo Caputo, sindaco di Belpasso, dopo la polemica della scorsa settimana che lo ha visto protagonista per la sua adesione all’associazione liberal Pd di Enzo Bianco, manifestata pubblicamente e senza remore. Il circolo Pd di Belpasso non ha gradito, criticando apertamente la sua scelta per una questione di trascorsi politici e per ragioni di incoerenza, avendo più volte Caputo espresso opinioni negative sulla creazione della Città Metropolitana. Passaggi che secondo il coordinatore locale Nunzio Di Stefano non possono non coinvolgere anche Enzo Bianco.
«La mia critica va al legislatore e non a Bianco – sottolinea Caputo – e la mia posizione è rimasta immutata. Per l’ipotesi di voto per la città metropolitana, tutte le posizioni devono essere elettive. Sostengo ancora che il presidente della provincia regionale debba corrispondere al sindaco metropolitano. Oggi non sono un tesserato del Pd (non è escluso che lo diventi più avanti) e di recente ho istituito il Comitato referendum Liberal Si perché sostengo la riforma costituzionale. E la sostengo da 20 anni. È quasi identica a quella di Berlusconi – sottolinea – In campagna elettorale a Belpasso sono stato supportato da una coalizione civica. Più coerenza di così».
E in una nota diffusa alla stampa, il segretario provinciale del PD Enzo Napoli ha bollato come «eccessive e inopportune le polemiche sulle dichiarazioni del sindaco di Belpasso». «Pur rispettando le prerogative del Circolo locale – afferma il segretario – la sua disponibilità va colta positivamente e senza pregiudizi e sarebbe la logica conclusione di un percorso che lo ha visto convergere progressivamente, al pari di tanti altri esponenti dell’area moderata, verso le posizioni politiche del Partito Democratico. Più che sugli aspetti formali e procedurali, vi è la necessità di confrontarsi, in sede locale, sul progetto di governo per Belpasso, considerando la disponibilità del sindaco».
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