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Siracusa, Evoluzione Civica: «Il bando per la gestione degli impianti sportivi anomalo» – Ultima TV


SIRACUSA

«Il bando per la gestione degli impianti sportivi è stato realizzato per la gestione di poche associazioni». E’ quanto sostenuto stamane in conferenza stampa  dalla denuncia del movimento Evoluzione Civica in cui ha partecipato, e relazionato il coordinatore cittadino Gaetano Penna e il manager sportivo Aldo Modica.

Secondo Penna nel bando appaiono diverse anomalie che  ha snocciolato dal punto di vista sia giuridico sia organizzativo della struttura in via Zopiro. «I beni pubblici – dice Gaetano Penna- servono per garantire gli interessi della collettività e non di privati, a mio avviso, la gestione intesa dall’amministrazione Garozzo, ha un solo fine: quello di saccheggiare una ricchezza di inestimabile valore per chi ama lo sport. Inoltre –  ritengo  entrando nel merito politico – che il governo cittadino abbia agito facendo un atto politico scorretto, un fattore che dipende dall’arco temporale in quanto la struttura viene affidata al vincitore per 10 anni (può essere un gestore unico o un presidente che unisce per associazioni)».

Il gruppo di Evoluzione Civica già alla pubblicazione del bando aveva evidenziato alcune anomalie, che unite a quest’altre diventano inaccettabili. «Sotto il profilo giuridico-economico – continua Penna – non possiamo non sottolineare l’incongruenza dell’articolo 6 del bando che prevede il contributo forfettario che era stato pattuito in misura relativa alla rendicontazione. Alla luce di tutto questo chiediamo chiarimenti all’assessore comunale allo sport, Italia, e alla dirigente del settore, Caligiore, con la preghiera di fornire risposte compiute e che non si prestino a interpretazioni estensive che alimentano equivoci».

Evoluzione Civica chiede all’amministrazione comunale di «ritirate il bando in autotutela e di pensare all’istituzione della commissione dello  Sport».  Dal punto di vista tecnico ha elencato una serie di problematiche Aldo Modica, manager dello sport. «Ci sono delle insufficienze  – dice – nel primo caso è la possibilità del futuro gestore di usare a piacimento gli spazi pubblicitari, che secondo noi dovrebbero rientrare nel settore delle pubbliche affissioni. Sa cosa si rischia? Che la Cittadella diventi uno spazio pieno di cartellonistica e  dunque un modo per fare cassa. Dal punto di vista sportivo ritengo che si possono avanzare critiche sulle tariffe, in quanto dopo tre anni viene data la possibilità al gestore di modificarle e quindi di aumentarle. Questo è un aspetto che porterà alcune implicazioni, come la più significativa di  tagliare le società piccole, ma anche le scuole saranno penalizzate, in quanto avevano accesso diversi istituti, in questo modo avranno diritto alla frequentazione degli spazi e dei campi della Cittadella un minor numero di studenti».



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