Eroi ed eroine a servizio della giustizia, hanno sempre corso fra pagine e puntate di libri, fumetti, film e serie tv. Nell’immaginario comune, il paladino della giustizia è agile, snello, dal fisico scolpito e sempre molto attraente. Ma la protagonista di Faith, non è proprio così… lei è un po’ “insolita”: tutta curve, un po’ in sovrappeso, con tanto di rotolini di ciccia che sbucano fuori dall’aderentissima tuta in licra (indumento d’obbligo per ogni eroina).
Faith, con la sua l’eroina curvy, ha conquistato il mercato americano con la storia di un’aspirante giornalista capace di trasformarsi ogni notte in Zephyr, una donna capace di vincere la forza di gravità per combattere i criminali e gli alieni cattivi. In America è stato già raggiunto il traguardo della quinta ristampa, in sole poche settimane, e a novembre il tanto atteso fumetto arriverà anche in Italia.
Nata negli anni 90 come personaggio secondario, tormentata dalle battute sulla sua grassezza, Faith diventa protagonista all’insegna del grasso è bello. «Ha un tono scanzonato e divertente – dice Claudia Bovini, direttore editoriale della Star Comics – non parla mai di diete e non commisera il suo aspetto fisico». «Scrivendo le nuove storie di Faith – ha spiegato Jody Houser, autrice della serie con i disegnatori Francis Portela, Marguerite Sauvage e Andrew Dalhouse – ho pensato al suo peso soltanto per essere sicura di mantenere il giusto rispetto: non volevo trattarla in modo diverso da come avrei fatto con qualsiasi altro personaggio».
Negli Stati Uniti il pubblico si è spaccato: agli applausi dei più si sono affiancate le critiche dei salutisti, preoccupati del messaggio negativo che può arrivare da un’obesa che vola senza curarsi della propria mole. In Italia il pubblico è tradizionalmente più laico: in fondo i fumetti sono soltanto fantasia, e i sogni, si sa, non hanno peso.