CATANIA
Domani, lunedì 21, alle 17:30, presso la Sala Eventi della Feltrinelli di via Etnea, Antonio Ingroia presenta al pubblico catanese il suo nuovo saggio “Dalla parte della Costituzione – Quarant’anni di attacco alla Costituzione” (Imprimatur Editore). Ad affiancarlo, Renato Accorinti, sindaco di Messina, Sebastiano Ardita, Procuratore di Messina, Corradino Mineo, giornalista e Senatore della Repubblica.
Conduce e coordina l’incontro il giornalista Antonello Longo.
In “Dalla parte della Costituzione – Quarant’anni di attacco alla Costituzione”, Antonio Ingroia recupera fatti e personaggi degli ultimi quarant’anni di storia italiana e offre una ricostruzione sulle ragioni e sul percorso che hanno portato alla “controriforma” Renzi-Boschi. Un’analisi, che parte dagli anni Settanta – da Licio Gelli e dal Piano di rinascita democratica della P2 – attraversa la Prima e la Seconda Repubblica districandosi tra vicende mafiose, misteri di Stato e ingerenze della massoneria deviata e internazionale, e arriva ai giorni nostri, a Matteo Renzi e all’egemonia delle lobby affaristico-finanziarie, in un’Europa sempre più tecnocratica. Grazie alle sue conoscenze, frutto anche delle numerose inchieste condotte sul campo, l’ex magistrato illustra la pericolosità di un progetto che approda al referendum costituzionale venendo da un passato oscuro e lontano. Uno studio lucido e approfondito, da investigatore del diritto e della storia che coglie fili e nessi insospettabili. Ma anche la denuncia di un “partigiano della Costituzione”, che vede l’ennesimo “attacco alla nostra democrazia” e che perciò sente l’esigenza di schierarsi dalla parte della Costituzione nel ricordo degli uomini della Resistenza col cui sangue la nostra Carta dei diritti è stata scritta. Nella consapevolezza che questa è una battaglia non di parte, ma di tutti, perché la Costituzione è la casa di tutti. E che non si può rimanere agnostici, in quanto, dopo questo referendum, l’Italia non sarà più come prima. È uno spartiacque da cui dipenderà il nostro futuro: saremo cittadini attivi e sovrani o sudditi apatici?
Antonio Ingroia, oggi avvocato, giornalista e presidente del movimento politico “Azione Civile”, è stato per più di vent’anni pubblico ministero antimafia a Palermo, ove ha iniziato la propria carriera con Paolo Borsellino e Giovanni Falcone e ha condotto importanti indagini su mafia e politica (Contrada, Dell’Utri, trattativa Statomafia, omicidio Rostagno). Collaboratore di varie riviste e quotidiani, fra cui Micromega, l’Unità e il Fatto Quotidiano, ha di recente pubblicato C’era una volta l’intercettazione (Nuovi Equilibri); L’eredità scomoda (Feltrinelli); Nel labirinto degli dei (Il Saggiatore); Palermo (Melampo); Io so (Chiare Lettere) e Vent’anni contro (con Gian Carlo Caselli, 2013).