Mantova è la prima città italiana dove si vive meglio. A certificarlo, la classifica annuale di ItaliaOggi-Università La Sapienza sulla qualità della vita.
La cittadina lombarda ha spodestato Trento, in vetta indiscussa senza interruzioni dal 2011 e che ora, dovrà “accontentarsi” del secondo posto.
Ma altre novità in vista: la terza sul podio è Belluno, salita dall’ottava posizione. E in generale, a contendersi i posti più alti cono come sempre, le città del Nord Italia.
Crotone è l’ultima della classifica perché, pur avendo un tenore di vita accettabile, è però in negativo per lavoro, ambiente, disagio sociale e personale, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero.
La qualità della vita a Roma è peggiorata in un solo anno. Secondo la classifica, in base ai dati della ricerca, la Capitale è infatti passata dal 69° posto del 2015 all’80° di quest’anno, posizionandosi su livelli di qualità della vita gravemente insufficienti.
E in casa nostra, come siamo messi? La penultima della classifica è Siracusa. Il suo peggioramento la dice lunga: era al 104 posto, solo un anno fa.
Nelle province con popolazione superiore al milione in genere la qualità della vita peggiora (qualita-della-vita-2016-ultimatv). Con alcune eccezioni tra le quali, appunto, di Catania. Nel Sud, infine, crescono solo Benevento, Bari, Catania e Ragusa.
La migliore delle siciliane è Ragusa, all’84° nonostante abbia peggiorato di gran lunga la sua posizione rispetto allo scorso anno che, invece, si trovava al 60°. Ma diciamo che in parte, vive ancora di rendita.
Al secondo posto Catania, che dal 101° posto del 2015, si piazza ora al 93° posto, risalendo di otto posizioni; seguita da Enna (era al 108° posto). Poi Messina, al 97° posto. È salita di un punto (era 98° nel 2015).
Infine, tutte collegate come vagoni di un trenino: Palermo (104, era al 105° posto), Caltanissetta (105° posto; ma l’anno scorso stava messe meglio: era 95°), Trapani (106° ma era centesima), e Agrigento (107°, era al 106).
Infine Siracusa che, come detto si piazza penultima (109° posto), quando lo scorso anno portava il numero 104. Piuttosto che migliorare, la nostra Cenerentola…
A deludere sono anche le grandi aree urbane, che arretrano tutte, rispetto allo scorso anno, ad eccezione di Torino (che sale di 6 posti). Ma se Milano e Napoli perdono rispettivamente 7 e 5 posizioni, Roma ne perde 19 (31 in confronto al 2014), posizionandosi su livelli di qualità di vita insufficienti.