Bruxelles
«I dati in nostro possesso collocano la Sicilia al 3° posto nella graduatoria, poco lusinghiera, sul fenomeno dei giovani laureati che lasciano l’Italia. Siamo preceduti da Lombardia e Veneto. Nel caso di queste regioni, però, si tratta di ragazzi che cercano soprattutto esperienze formative stimolanti o vogliono apprendere altre lingue. Nel nostro caso, si tratta solo di giovani che cercano migliore fortuna dal punto di vista occupazionale. Un divario che si perpetua e diventa ogni giorno più opprimente».
Salvo Pogliese snocciola nel dettaglio i dati che toccano il nervo cronicamente scoperto della “fuga dei cervelli”. Un mantra ripetuto con costanza e via via diventato un passaggio che non fa notizia. Al quale l’europarlamentare catanese prova ad imprimere una sterzata con il progetto “Giovani in Europa con Merito”. L’iniziativa è stata illustrata nei giorni scorsi nel corso di una conferenza stampa tenutasi proprio nella sede dell’Unione Europea.
Il bando coinvolge giovani laureati siciliani e sardi con età inferiore ai 30 anni, ai quali viene offerta l’opportunità di un tirocinio al Parlamento europeo. Il progetto, la cui realizzazione è fissata per il 2017 e il 2018, prevede la possibilità di 2 stage per giovani in possesso di una laurea triennale con età inferiore ai 25 anni e 4 stage per quelli in possesso di una laurea specialistica o a ciclo unico, con età inferiore ai 30 anni. Entrando nel dettaglio, il voto di laurea non deve essere inferiore a 100/110 e viene attribuita priorità ai laureati in Scienze Politiche, Economia, Giurisprudenza e Scienze della comunicazione. La durata di tutti gli stage è di 2 mesi. Durante la permanenza a Bruxelles, ai tirocinanti verrà corrisposto un contributo di 1000 euro al mese. Aspetto importante è la conoscenza della lingua inglese.
La procedura di selezione prevede l’invio del curriculum vitae entro le ore 12 di sabato 14 gennaio del 2017. Dopo lo screening iniziale si procederà con una selezione, curata da una commissione costituita da docenti universitari, che si svolgerà a Catania venerdì 20 gennaio. La selezione prevede la somministrazione di un questionario a risposta multipla su argomenti generali relativi all’Unione Europea e un colloquio in italiano e in inglese.
La graduatoria finale verrà definita sulla base della valutazione del curriculum, del punteggio riportato dopo il test e dell’esito del colloquio.