MESSINA
Si è difeso energicamente durante l’interrogatorio dell’udienza di convalida, ma è stato deciso che rimarrà nel carcere di Gazzi Alessio Mantineo, il 25enne indiziato per il tentato omicidio dell’ex compagna, Ylenia Grazia Bonavera, la 22enne che all’alba di domenica scorsa è stata data a fuoco, dopo averle gettato della benzina, nella sua abitazione a Messina.
Stamani Mantineo, davanti al Gip Eugenio Fiorentino e al sostituto Antonella Fradà, che coordina le indagini, aveva dichiarato di essere stato a dormire nel suo letto e di non essere andato a casa di Ylenia.
«L’indagato ha ancora una volta contestato l’esperibilità del fatto allo stesso». Questa era stata la prima dichiarazione di Salvatore Silvestro, legale di Mantineo, stamani dopo l’udienza nella casa circondariale. Ha riferito che il giovane molto provato ha detto al Gip: «Voglio bene a Ylenia e non le avrei mai fatto questo».
Il legale, inoltre, ha chiarito che su Alessio non sono stati riscontrati segni di colluttazione o ustioni, che eventualmente lo avrebbero raggiunto durante il compimento del folle gesto.
Nuovi elementi erano stati inseriti dagli investigatori nel fascicolo dell’inchiesta, come le registrazioni delle telecamere di sorveglianza e, pare, la testimonianza della vicina di casa che per prima ha soccorso la 22enne. L’anziana donna avrebbe raccolto dalla ragazza sconvolta il primo racconto a caldo di quanto accaduto: le avrebbe detto che a darle fuoco era stato proprio l’ex compagno.
Intanto Ylenia, ancora ricoverata al Policlinico, è stata giudicata guaribile in trenta giorni per le ustioni riportate nel 13 per cento del corpo.
APPROFONDIMENTO NEL TG
11 gennaio 2017