Pescheti, ortaggi e agrumi allagati in Sicilia dove le aziende sono isolate mentre in Calabria interi campi di finocchi sono finiti sott’acqua e si contano danni ingenti a insalate e agrumi sbattuti a terra per venti forti a Crotone e a Lamezia Terme risultano sommerse anche le fragole in pieno campo e raffiche di vento hanno scoperchiato serre su colture orticole e fiori. E’ il drammatico bilancio della Coldiretti che emerge dal primo monitoraggio degli effetti dell’ondata straordinaria di maltempo con esondazioni, bombe d’acqua e frane che ha colpito la Calabria e la Sicilia, dove le strade si sono trasformate in percorsi di guerra con muri di contenimento caduti, buche che sono diventate vere e proprie voragini.
«Smottamenti nei terreni con ortaggi nella zona del catanese e sempre nella fascia etnea – continua la Coldiretti – si temono danni all’apparato radicale degli agrumi, ma difficoltà si registrano anche per le aziende che trasformano la produzione, costrette a rallentare il lavoro con forti ritardi nelle consegne».
«Una situazione – si legge in una nota – che fa salire ad oltre 400 milioni il bilancio dei danni stilato dalla Coldiretti nelle campagne in un inverno anomalo che ha portato precipitazioni violente, neve, gelo e vento soprattutto nel centro sud Italia e nelle isole, distruggendo interi raccolti di ortaggi invernali e abbattendo serre e piante da frutta come agrumi e viti crollate sotto il peso della neve ma anche strage di animali, crollo del 50% della produzione di latte nelle mucche e pecore stressate dal freddo e perdite commerciali per le difficoltà di consegna del latte e degli altri prodotti».
23 gennaio 2017