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Le storie parallele di Lodi e Pozzebon nell’ultimo giorno di mercato – Ultima TV


Ciccio Lodi e Demiro Pozzebon, storie diverse, storie di calciomercato, soprattutto dell’ultimo giorno di calciomercato quando tutto è amplificato e onestamente anche un po’ confuso. Partiamo da Lodi. Ieri qualche tifoso del Catania è stato col fiato sospeso, qualcuno (molti diremmo) sono rimasti delusi. Detto che i calciatori sono dei professionisti e ognuno ha il diritto di gestire la propria professione come meglio gradisce, il punto è quando ci si mette di mezzo il cuore. Nel caso di Marchese, ha avuto la meglio, nel caso di Lodi, no. E non è questo che va giudicato. Come detto, nella professione, non sempre il cuore ha la meglio: restano perplessità invece su una giornata convulsa. Il centrocampista ieri in un primo momento sembrava vicino alla Spal, ha parlato con gli esponenti della squadra ferrarese, poi sembrava essersi riavvicinato al Catania. Alla fine, è rimasto dov’era, perché non ha trovato l’accordo per la rescissione con l’Udinese, dove vive ormai da separato in casa.

Catania Lodi SpaL

Storie di mercato, come quella di Pozzebon che invece era ormai virtualmente del Catania da giorni. L’ufficializzazione è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri, quando è stato trovato l’accordo per il trasferimento di Anastasi e Da Silva al Messina.  In quel momento Pozzebon ha aggiornato l’immagine di copertina della sua pagina facebook. Immagine nuova con la maglia rossazzurra, poi si è in parte sfogato. Quando si è saputo del trasferimento al Catania, spiega l’attaccante,  qualcuno mi ha inviato minacce di morte o di infortuni seri. Pozzebon rivendica ciò che ha fatto per il Messina in questa stagione. Una storia di campanile: dal Messina al Catania è un trasferimento che fa discutere. Da qui alle minacce, ce ne corre. Ora Pozzebon, insieme a Marchese, Baldanzeddu e Tavares è andato ad arricchire la rosa del Catania che ha anche ceduto i giocatori considerati in esubero. Un mercato giudicato brillante. Ora sta a Rigoli e ai giocatori. L’obiettivo B esiste, il mercato l’ha ribadito.

1 febbraio 2017

fonte foto: gazzamercato



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