CATANIA
Se il Catania cercava risposte nella partita col Matera, le ha trovate. Innanzitutto in Demiro Pozzebon che conferma le sue qualità di bomber e dà ulteriore valore al mercato di riparazione della società etnea, ma in generale è il valore dell’avversario che dà più sostanza al successo del Massimino. In chiave play off, il risultato di oggi vale ancor di più. Non solo in termini di classifica, ma nella convinzione. Adesso manca solo il passo decisivo in trasferta, ma il Catania può sentirsi a tutti gli effetti una big.
Pino Rigoli decide di schierare contemporaneamente Pozzebon (all’esordio) e Tavares. Il modulo è un 3-5-2 flessibile con Di Grazia sulla destra al posto di Baldanzeddu che non recupera. Consueto 3-4-3 per il Matera.
Prima della partita, un minuto di silenzio in memoria di Ciccio Famoso, storico capo ultrà del Catania, scomparso nei giorni scorsi. Numerosi gli striscioni in onore di Ciccio “Falange”, così era soprannominato: “Una bandiera, una guida, un capo… Ciccio vive”, “Da sempre hai onorato la tua città, Ciccio capo degli ultrà”, “Onore al grande capo” e un gigantesco “Ciccio Famoso” in curva sud.
La partita ha un avvio veemente: si rende subito pericoloso Pozzebon che calcia alto di poco, ma era in fuorigioco. Poi sono Scoppa e Mazzarani che ci provano dalla distanza con conclusioni che vanno abbondantemente alte. Il Matera però non sta a guardare e costruisce buone trame. Come sempre nel 3-4-3 si chiede molto ai due esterni che diventano fondamentali. Sono proprio Casoli e Meola, con conclusione di poco a lato di quest’ultimo, a costruire una buona occasione al diciassettesimo. Il Catania risponde ancora con Pozzebon: gran bel tiro dal limite dell’area e Tozzo che salva dal limite dell’area. E’ l’anticipo del vantaggio rossazzurro. Grande azione sulla destra di Di Grazia che crossa sul secondo palo, sbuca il solito Pozzebon che di testa segna e poi corre sotto la Nord. Feeling stabilito fin da subito fra i tifosi e un attaccante di categoria superiore. I rossazzurri non si fermano al gol di Pozzebon e continuano a premere, spinti dall’entusiasmo dei tifosi: ci prova anche Tavares che trova la deviazione del portiere. Il Matera non perde qualità del gioco, ma soffre Di Grazia sulla destra. Strambelli costruisce una buona chance e il suo tiro si perde di poco sul fondo.
In avvio di secondo tempo, un’occasione per parte: Biagianti calcia alto dal limite, mentre Carretta impegna Pisseri con un tiro da fuori area. Si gioca inevitabilmente di più nella metà campo del Catania, me i rossazzurri ripartono spesso con pericolosità. E’ sempre Pozzebon il più pericoloso. Un suo tiro costringe il portiere ospite ad una deviazione in angolo. E proprio sugli sviluppi del corner, battuto da Di Grazia, Armellino devia nella propria porta per il 2-0 etneo. Rigoli sul 2-0 decide di sostituire Pozzebon e Di Grazia (applauditissimi) con Russotto e Parisi. Esce anche un generoso Mazzarani. Al suo posto, Fornito. Nel frattempo il Matera crea un solo vero pericolo (palo di Mattera), anche se i lucani di certo non si arrendono. Il Catania però regge con assoluta serenità e dà peso alle sue ambizioni.