Il vice presidente di Samsung, Lee Jae-yong è stato dichiarato colpevole di corruzione per circa 40 milioni di dollari. La Corte ha richiesto che il dirigente venisse arrestato immediatamente; il sudcoreano rischia adesso fino a 21 giorni di reclusione.
Con l’intento di ottenere copertura politica, il 48enne avrebbe versato quasi 40 milioni di dollari ad alcune fondazioni. L’erede del fondatore della società era riuscito, negando ogni suo coinvolgimento, a scampare all’arresto a gennaio. Le nuove indagini hanno però visto l’ammissione del National Pension Service di pressioni, avanzate da Lee Jae-yong, al governo per permettere l’approvazione della maxi fusione tra Cheil Industries e Samsung C&T.
Samsung dovrà adesso prendere provvedimenti e capire cosa fare per riuscire a rialzarsi dopo le recenti battute di arresto.
di Luca Leonardi
17 febbraio 2017