TRAPANI
«Gestivano alcuni consorzi intorno ai quali ruotavano una trentina di società cooperative, gran parte delle quali con sede nella provincia di Trapani , risultate prive di qualsiasi organizzazione d’impresa e affidate a meri prestanome». Ad affermarlo sono gli investigatori del nucleo di polizia tributaria della guardia di Finanza di Ferrara che hanno sequestrato e contestualmente sottoposto a confisca un vasto complesso di beni riferibile a due coniugi marocchini condannati per frode fiscale.
Il valore dei beni confiscati ammonta a 22,2 milioni di euro e fra questi, oltre a quote di società e al complesso di cespiti ad esse riferibili come crediti, beni immobili, auto, vi sono immobili, fra cui un complesso residenziale costituito da 20 appartamenti in provincia di Forlì del valore di tre milioni di euro, una villa con piscina a Ferrara, villette a schiera e appartamenti situati in varie località del ferrarese, e nelle province di Roma, Rovigo e Modena.
Dalle indagini è emersa una fitta rete di società create ad hoc e amministratori compiacenti che hanno accumulato nel tempo il patrimonio sequestrato a fini di confisca, attività illecite per cui i due imprenditori sono stati condannati per frode fiscale e connesse alla gestione di alcuni consorzi, due dei quali con sede a Ferrara e attivi negli appalti nel settore del facchinaggio, della logistica e delle pulizie industriali, intorno ai quali ruotavano la trentina di società cooperative con sede a Trapani.
06 marzo 2017