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Sì alla retribuzione concessa al medico nel periodo di specializzazione – Ultima TV


CATANIA

Chi pensava che un medico assunto non dovesse percepire la retribuzione durante il periodo della specializzazione, ha fatto un ragionamento erratio. Lo dice la vittoria del sindacato dei medici dirigenti Anaao Assomed che in Sicilia ha avviato una causa per difendere i diritti di 48 medici che erano stati privati degli emolumenti durante il periodo di specializzazione. A questi medici infatti, è stato riconosciuto il diritto al risarcimento del danno al medico specialista.

Si tratta di una fondamentale decisione, inizialmente rigettata dalla Corte d’Appello di Catania che dà ragione a 48 medici, grazie al ricorso affidato agli avv.ti Alessandro Palermo e Salvatore Vittorio del Foro di Catania.
«Una decisione – si legge nella nota della sgla sindacale – che avvalora l’azione di difesa perseguita con tenacia e serietà dal nostro sindacato di categoria per la tutela dei Dirigenti Medici e il rispetto della legislazione in materia».

Sono appunto 48 i medici difesi dagli avv.ti Alessandro Palermo e Salvatore Vittorio del Foro di Catania, che hanno ottenuto dalla Suprema Corte di Cassazione la riforma della decisione resa dalla Corte di Appello di Catania, la quale aveva rigettato la richiesta di risarcimento del danno scaturente dal mancato recepimento delle direttive comunitarie in Italia che prevedevano la remunerazione durante il periodo della specializzazione.

I Giudici della Terza Sezione della Cassazione, invece, hanno riconosciuto il diritto al risarcimento del danno al medico specialista, iscritto a una scuola di specializzazione prima del 1991, il quale non è tenuto a provare che il corso frequentato fosse esclusivo e a tempo pieno, ma deve solo provare d’avere frequentato un corso di specializzazione senza essere stato remunerato.

Si tratta di una sentenza che fa seguito ad altre rese sullo spinoso tema dei medici specializzandi e che hanno visto lo Stato Italiano soccombente perché responsabile del danno causato dal tardivo recepimento delle direttive comunitarie.

14 marzo 2017



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