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Al Vinitaly tornano i calici dell’Etna – Ultima TV

I prestigiosi vini dell’Etna parteciperanno alla 51ª edizione del Vinitaly, la più grande vetrina italiana, ma di respiro internazionale, del buon bere.

Le migliori etichette nate in questi anni nel territorio catanese  saranno accompagnate a Verona dalla Camera di Commercio di Catania dal 9 al 12 aprile, con la formula ormai rodata per il quattordicesimo anno di fila, ossia quella del mix  di presentazioni, degustazioni e supporto  organizzativo, alle piccole imprese che producono nel nostro territorio uno dei vini italiani più pregiati: l’Etna doc.

Con una novità: l’evento fieristico avrà luogo nel padiglione “Sicilia” dove le 20 imprese partecipanti troveranno posto, in una tendostruttura posta  nei viali principali, più raggiungibile dai visitatori  rispetto alle passate edizioni.

All’interno della collettiva etnea sarà presente, per il secondo anno consecutivo, anche una delegazione di aziende di altre province selezionate dall’ente.

Sorsi di Vulcano 2017_bozza

“Anche quest’anno la Camera di commercio è vicina alle aziende del territorio per promuovere quanto di meglio la nostra terra possa esprimere. E questo diventa ancora più  significativo se pensiamo che il settore del vino è ancora più trainante – dice il commissario della Camera di Commercio di Catania, Roberto Rizzo- Con la partecipazione al Vinitaly offriamo alle imprese vitivinicole la possibilità di essere protagoniste in una vetrina che coniuga eccellenze agricole e di mercato, visibilità all’estero e scambi culturali. E tutto ciò avviene malgrado la Camera stia vivendo difficoltà organizzative che però non si riflettono in alcun modo nel sistema produttivo”.

Rizzo aggiunge un punto di vista più ampio, che comprende non solo i migliori calici del vino insostituibili nel suo gusto grazie alla originalità del terreno e del microclima, ma anche la possibilità di promuovere il ” brand Etna”: “Partecipare al Vinitaly è una tappa obbligatoria anche in considerazione del fatto che le camere di commercio non possono più promuovere all’estero, ma rappresenta  l’ennesimo tassello che ci consente di tutelare e promuovere il territorio del Vulcano nel suo complesso, sia a livello nazionale che internazionale. É un obiettivo che perseguiamo senza sosta ormai dal mio insediamento, tre anni or sono”.

Solo Vinitaly offre un giro del mondo degustativo ragionato e ogni anno diverso, indispensabile per far comprendere ai buyer internazionali il valore del vino, e i calici catanesi non possono mancare.

Ma cosa è cambiato in questi anni di partecipazione nell’atteggiamento delle cantine etnee? Per il segretario generale della Camera, Alfio Pagliaro: “C’è la consapevolezza della qualità del nostro vino, riconosciuta ormai a livello mondiale, che premia innanzitutto i produttori ma anche l’impegno della Camera che in tutti questi anni ha inserito molte risorse per la crescita del settore. La qualità del prodotto spiega dunque l’ incremento costante delle cantine che commercializzano. Certo, resta ancora il limite della strategia di marketing di queste piccole o micro imprese. Forse i tempi sono maturi perché la Camera inizi a diversificare il suo impegno a sostegno delle imprese passando dalla semplice promozione del prodotto a formazione per i migliori strumenti di marketing”.

Vinitaly 2017 consente di scoprire  territori di produzione e vini di tutto il mondo, dall’Australia all’Ungheria, dalla Mar Morto al Peru, dall’Austria alla Gran Bretagna, alla Slovenia, all’Italia con i suoi vitigni più rari fino all’Estremo Oriente per conoscere la Bordeaux della Cina.

“Credo che un buon 70% dei nostri vini sia interessato per lo più al mercato estero, oggi più attenti alla qualità che al prezzo medio”, conclude Alfio Pagliaro.

 



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