CATANIA
“Era in grado di intendere e di volere”. Il giudizio dei periti alla fine del processo con rito alternativo del giudizio abbreviato condizionato da perizia psichiatrica nei confronti di Luca Priolo. Alla sbarra il 26enne che il 6 ottobre del 2015 ha ucciso con 42 coltellate l’ex convivente Giordana Di Stefano, 20 anni, a Nicolosi. A pronunciarsi è stato il gup Loredana Pezzino.
Priolo è reo confesso, ma ha sempre negato la premeditazione sostenendo di aver agito in preda a un raptus di follia perché Giordana, dalla quale ha avuto una bambina che oggi ha 4 anni, non voleva ritirare la denuncia per stalking nei confronti dell’uomo.
28 marzo 2017