MESSINA
«Ripartire da dove abbiamo finito: con entusiasmo». Così si è espresso il presidente dell’Acr Messina, Franco Proto, alla conferenza stampa, tenuta al Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca.
Nel partecipato incontro, cui hanno preso parte anche i tifosi, Proto ha fatto il bilancio degli ultimi tre mesi della stagione appena conclusa, ovvero del periodo in cui è subentrata la sua gestione.
«Il bilancio personale è ottimo – ha dichiarato il patron del Messina -. Dal Punto di vista sportivo abbiamo raggiunto l’obiettivo che era la salvezza diretta e che per la stagione così complessa e patologica non pensavo di poter raggiungere. Per il futuro gli obiettivi sono la normalità che non abbiamo raggiunto: abbiamo fatto ordinaria amministrazione e speriamo di fare straordinaria amministrazione. Dal punto di vista sportivo è chiaro che non può essere quello dei play out: dobbiamo alzare l’asticella, come dice Lucarelli».
E proprio a proposito dell’allenatore Cristiano Lucarelli, dopo le voci circolate circa la sua mancata conferma, il presidente dell’Acr dichiara tutta la sua intenzione a tenerlo: «Con lui abbiamo una sorta di protocollo d’intesa: condividiamo modi e metodi. Quando c’è un’intesa tra le persone non ritengo, quindi, che non ci siano condizioni per non costruire un percorso ancora migliore sia per noi che per lui”».
Il direttore generale Lello Manfredi si è soffermato, poi, sull’intenzione di coinvolgere l’imprenditoria locale, per partecipare con un contributo economico al progetto del Messina: si è già registrato un forte interesse anche da parte di aziende di consistente entità.
Infine, si è parlato della proposta di gestionedello stadio Giovanni Celeste, lì dove si è fatta la storia della squadra biancoscudata: si attende la concessione da parte del Comune, ma già da mesi si è iniziato a lavorare per valutare lavori e costi.
«Lo stadio Celeste è un punto nevralgico per lo sviluppo del nostro progetto – ci ha detto Manfredi -. E’ evidente che tutto passa dal Consiglio Comunale, ma noi siamo fiduciosi, perché rispetto al passato non abbiamo chiesto un aumento di cubatura degli impianti: noi vogliamo riqualificare una struttura che in questo momento è fatiscente».
E se la scelta del Celeste è stata valutata come la più adatta per una squadra attualmente in Lega Pro, di certo non si vuole abbandonare lo Stadio Scoglio di San Filippo che diventerà “la casa del Messina”, dove si svolgeranno gli allenamenti e le attività amministrative.
16 maggio 2017