PALERMO
Sono circa 500 i dipendenti del consorzio “Olimpo” che cura il servizio notifiche di Riscossione Sicilia, che non percependo lo stipendio dal mese di dicembre 2016, si sono dati appuntamento a Palermo questa mattina, davanti la sede della partecipata regionale, per protestare contro una situazione inverosimile. Per rivendicare il diritto alla retribuzione e alla dignità che Riscossione Sicilia deve riconoscere a prescindere dai contenziosi.
Proprio ieri, Carmelo Catalano, segr. prov. UGL Catania, ai nostri microfoni, aveva detto che la posizione non era più tollerabile, che le famiglie sono sul lastrico e che hanno continuato a lavorare, giorno dopo giorno, nonostante l’accumulo delle mensilità.
A causa di una diatriba tra le parti, su note prima pagate e poi contestate, il consorzio Olimpo ha comunicato di non essere in grado di poter liquidare gli emolumenti maturati da gennaio ad oggi, tenuto conto che ha accumulato un’esposizione per quasi 3 mln euro.
Cosa ha sortito il sit in a Palermo?
Ad un nulla di fatto. I rappresentanti legali sono stati ricevuti dal direttore generale della partecipata, ma l’incontro ha portato ad un nulla di fatto. Secondo Riscossione Sicilia, la patata bollente dei pagamenti non è una sua competenza e che, viste le inadempienze contrattuali, non è tenta a riconoscere le mensilità maturate.
Posizione inaccettabile secondo la UGL che chiederà nei prossimi giorni un tavolo di concertazione presso la Prefettura di Palermo, affinché si possa gestire e chiudere in positivo, la vertenza tra il consorzio e la partecipata regionale.
approfondimento nel tg
16 maggio 2017