Home » Apertura » Capitale italiana cultura 2020: Catania rompe gli indugi e si candida – Ultima TV

Capitale italiana cultura 2020: Catania rompe gli indugi e si candida – Ultima TV


CATANIA

Catania capitale italiana della cultura 2020? Quello che all’inizio era una semplice proposta ora potrebbe diventare ufficiale con tutte le carte in regola annesse. Per ora si tratta di indiscrezioni, rumors che trapelano da Palazzo degli Elefanti. A novembre il Sindaco Bianco, al termine dell’incontro con il ministro della Cultura Dario Franceschini a Catania, aveva dichiarato che la città si sarebbe candidata a capitale italiana della Cultura per il 2020. «Il capoluogo etneo ha tutte le carte in regola – ha aggiunto Bianco – per mostrare al Paese e anche all’Europa quel che siamo riusciti a fare puntando sui nostri teatri, i nostri musei, i nostri beni culturali come elementi di attrazione». Un concetto, questo, ribadito il mese successivo dal Primo Cittadino ai nostri microfoni durante la puntata di “Ultima Analisi” interamente dedicata a Catania. «La nostra candidatura avrebbe grosse chance solo se dietro ci fosse una programmazione importanze e comune, frutto di un lavoro di squadra sinergico che coinvolga le istituzioni ed i soggetti produttivi del territorio». Tutto cominciò a maggio dell’anno scorso, durante la presentazione del progetto “Facciamocentro”, dove il comune si impegnò ufficialmente a candidare Catania a capitale italiana della cultura. A sancire la promessa, la simbolica stretta di mano tra l’assessore alla Cultura Licandro e l’imprenditore Urzì. « Il bando dice che il tempo utile per la presentazione del dossier della candidatura è stato spostato a settembre-sottolinea Paolo Patanè , Capo Segreteria Tecnica Catania- mentre è rimasto invariato il termine ultimo, che è scaduto il 31 maggio, per presentare la manifestazione di interesse alla candidatura. Un passaggio, questo, che il Sindaco ha già portato a compimento». La capitale italiana della cultura è una città designata ogni anno dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e scelta da una commissione di sette esperti nominata dallo stesso ministero che, per il periodo di un anno, ha la possibilità di mettere in mostra la sua vita e il suo sviluppo culturale.

2 GIUGNO 2017



Top