Paul Baccaglini è tornato a Palermo. A distanza di due mesi dalla sua ultima apparizione, il presidente rosanero ha fatto visita in città per fare il punto della situazione, due giorni dopo la contestazione dei tifosi palermitani contro Zamparini.
Tramite una diretta Facebook organizzata nel pomeriggio, l’imprenditore italo-americano ha voluto dire la sua sul tanto atteso closing che stenta ad arrivare:
«In tutto questo tempo non ho abbandonato il Palermo ma ho monitorato la situazione – ha spiegato Baccaglini – il mio silenzio si spiega con la portata dell’operazione. Ci sono dei processi e delle tempistiche da rispettare. Il lavoro del closing procede bene e siamo alle battute finali. Ci sono dei ritardi ma la mia squadra e quella di Zamparini sono ad un punto di intersezione. Il closing è come la costruzione di una casa e la nostra ha fondamenta certe, sicure».
Insomma un Baccaglini ottimista che però non ha negato qualche difficoltà nella trattativa: «L’obiettivo è vicino ma al tempo stesso bisogna superare questa fase ibrida, non ideale.» Da Baccaglini anche un appello a mettere da parte la rabbia con la società per andare avanti.
La metafora dei corridori che gareggiano assieme prima di passarsi il testimone è il sunto della fase attuale che disegna il presidente italo-americano.
Sulle scelte di Tedino e Lupo come allenatore e ds, Baccaglini fa capire come la decisione sia stata presa da Zamparini preoccupato dal futuro del club ma al tempo stesso nutre fiducia sulle nuove figure.
Infine sui progetti futuri: «Parlerò col sindaco Orlando che sono sicuro sposerà il progetto. Lo stadio e il centro sportivo saranno strutture epocali» ha concluso Baccaglini.
Intanto sono state annunciate le date del ritiro, come di consueto a Bad, in Austria dal 12 al 23 luglio.
servizio del tg
26 giugno 2017