Le assenze per malattia dei dipendenti del Comune di Villafranca Sicula (Agrigento) registravano stranamente un’impennata in coincidenza con il periodo della raccolta delle olive. In un’altro caso una dirigente si sarebbe fatta accompagnare dal marito, autista del Comune, a fare shopping nei paesi vicini per risultando regolarmente in servizio. E’ quanto emerge da un’indagine anti assenteismo dei carabinieri sfociati nell’emissione di 12 misure cautelare da parte del Gip del tribunale di Sciacca, su richiesta della procura, nei confronti di dieci dipendenti comunali, di un medico e della sua segretaria. Tutti, a eccezione del medico che è agli arresti domiciliari, hanno l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Gli investigatori hanno accertato, oltre a una serie di strisciate collettive di badge da parte di personale che poi si allontanava, anche una singolare “epidemia”. I dieci dipendenti del Comune sottoposti a misura cautelare soffrivano infatti tutti di vertigini, patologia attestata dai certificati rilasciati dal medico, ma poi non avrebbero avuto problemi ad arrampicarsi sugli alberi per la raccolta delle olive.
È Gaetano Montana, 63 anni, unico medico di base di Villafranca Sicula (Agrigento), il professionista finito agli arresti domiciliari. Gli investigatori hanno esaminato ottocento certificati medici, quasi tutti firmati da Montana, rilasciati nell’arco di un anno ai dipendenti indagati. All’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria sono finiti Giovanna Blanda (segretaria del medico) e i dipendenti comunali Santo Bonaccorso, Rosa Buscemi, Giuseppe Ganga, Giuseppe Calabrese, Mariano D’Angelo, Calogero Latino, Vito Perricone, Paolo Scarpinato, Paolino Girgenti e Paolo Girgenti. La magistratura procede per le ipotesi di reato di truffa aggravata e continuata ai danni di ente pubblico e per falsità ideologica.