Volli, volli, fortissimamente volli questa è l’epigrafe della semifinale vinta dalla Domusbet Catania contro Pisa per 10-8. Una rimonta assurda, un film strappalacrime e non per i deboli di cuore quello andato in scena a San Benedetto del Tronto. Torna a giocarsi il tricolore Catania, contro i padroni di casa della Sambenedettese già con due titoli in stagione in casa e contro la bolgia dell’Arena Beretta.
Ma troverà una squadra quella di Panizza che non molla mai, che può accusare passivi pesanti, che può concedersi distrazioni ma guai a darla per finita. Primo tempo equilibrato per almeno dieci minuti nonostante il legno di Palmacci e le due belle parate di Battini su Stankovic e Fred. Pisa bucava all’improvviso il tedesco Biermann, poi il rigore il primo un po’ azzardato della terna arbitrale, Mirko Marrucci non sbagliava nonostante il cambio in porta tra Spada e Paterniti.
Panizza tranquillizzava i suoi e la ripresa regalava subito la stoccata al volo di Fred. Qui però scattava un blackout etneo favorito ancora da alcune decisioni arbitrali con liberi discutibili e rimbalzi della sabbia ingrata che permettevano prima ad Ortolini e poi al tedesco Biermann di portare i nerazzurri sul 5-1. Finita? No, se in campo c’è la Domusbet Catania: Stankovic si procurava e trasformava il rigore, Biermann trovava ancora lo spazio giusto per il 6-2. Trottolino Ott metteva sentenza sul penalty prima della giocata al volo di Pablito Palmacci che bucava per il 6-4. Nel mezzo da sottolineare i legni colpiti da Catania e le tre parate al limite della normalità del portiere Casapieri che diceva no a Stankovic e Palmacci due volte.
Nel terzo tempo Pisa dava un altro strappo con Di Tullio con Spada sorpreso, e Biermann ancora bucava la porta etnea quando il cronometro segnava quattro minuti alla fine, 8-5. Panizza metteva ancora dentro Stankovic, Ott e Alfio Chiavaro, dava movimento poi con Fred e Palazzolo con Corosiniti sempre a dare sostanza e minutaggio insieme a Zurlo e Palmacci. Stankovic andava in gol in rovesciata, prima del libero di Corosiniti che eludeva l’intervento di Battini, 8-7. A uno dalla fine la spinta della Domusbet Catania, il pallone arpionato da Bruno Xavier e il treno a rimorchio in arrivo chiamato Alfio Chiavaro che impattava il pallone perfetto al volo buttando a terra la porta di Pisa, 8-8. Finiva la gara con il pericolo Ortolini traversa e il tiro di Ott di poco fuori.
All’extra time Stefano Spada con le mani trovava ancora S.Francesco Corosiniti che di prima, di testa, vedeva Battini fuori dai pali e realizzava il primo vantaggio. Pisa non demordeva e la terza arbitrale si concedeva ancora un fuori campo con una punizione, quasi rigore, per Di Palma. A uno dalla fine sono momenti da numeri 1, quelli di Stefano Spada che volava sul alto giusto e respingeva il possibile pareggio. Attaccava Pisa ma Catania non concedeva e prendeva per di più la beffa di un giallo inesistente ad un Palmacci atterrato e punito nel saltare inspiegabilmente la finale di domani. A quattordici secondi dalla fine l’ennesima ripartenza sulla caparbietà di Xavier e il tocco di Stankovic che metteva la parola fine alla gara.
Apoteosi Domsbet Catania, un urlo forte, una rimonta pazzesca che manda un messaggio chiaro di forza e di resistenza. Domani la finale, mai banale contro i padroni di casa della Samb, ma nuovamente con una squadra arrabbiata, mai doma e bramosa di andarsi a prendere questo tricolore e di riportarlo nella magica città etnea.