CATANIA
Michele Placido mattatore in Sicilia per una tre giorni con ‘Serata d’onore’. Dopo esser stato al Teatro Antico di Morgantina, oggi è il turno di Tindari e sarà domenica al Teatro Romano di Catania. In scena, in forma quasi di dialogo con il pubblico, porta testi, versi e le note che lo hanno caratterizzato nella sua formazione professionale.
Dai monologhi di Dante, alle poesie di Neruda, Montale e D’annunzio. E poi i testi classici napoletani di scrittori e maestri del teatro come Eduardo de Filippo.
Immancabile la presenza di alcuni brani pirandelliani, come nel caso de ‘L’uomo dal fiore in bocca’ perché lo scrittore siciliano è per Placido, un caposaldo della sua carriera. Non a caso l’attore e regista pugliese che di Pirandello ha una ammirazione viscerale, inaugurerà la stagione del Teatro Stabile di Catania, portando in scena “Sei personaggi in cerca d’autore”. Un casting per la rinascita del teatro catanese che il 17 ottobre prossimo segnerà l’apertura della nuova stagione. E se i personaggi di Pirandello erano in cerca d’autore, Placido è in parte in cerca di attori vista la disdetta di Pippo Pattavina che, per ragioni personali, non farà più parte del cast.
Pippo Pattavina sarà sostituito proprio da Michele Placido, chiamato a rivestire il “personaggio” del Padre. Placido, impegnato nella regia dello spettacolo, ha accettato la richiesta dello Stabile etneo di interpretare il ruolo, confermando con questa decisione la sua disponibilità a contribuire al rilancio dell’ente, che sta attraversando un delicato periodo di rinnovamento artistico oltre che gestionale. Nonostante abbia interpretato tante volte i personaggi pirandelliani, Michele Placido sostiene che lo affascina «l’idea di fare Pirandello in Sicilia” e vive come una sfida “lavorare nella sua terra, non per il folklore, che è colore, quanto piuttosto per la cultura siciliana che è unica».
19 agosto 2017