Home » Apertura » Verso le Regionali, parte il tutti contro tutti: la guerra dei candidati — Ultima TV

Verso le Regionali, parte il tutti contro tutti: la guerra dei candidati — Ultima TV


All’indomani del deposito delle liste per il voto del 5 novembre in Sicilia, infiamma lo scontro tra Nello Musumeci e Giancarlo Cancelleri, mentre Gianfranco Micciché assicura che le liste di Fi “sono meravigliose e pulite” e gli indipendentisti del movimento ‘Siciliani liberi’ lanciano dubbi sulla raccolta delle firme a supporto delle listini invitando i ‘rivali’ a chiarire come le hanno raccolte, “altrimenti ci rivolgeremo ai magistrati”. E volano ancora stracci nel centrosinistra, con Rosario Crocetta, che dopo aver rinunciato al Megafono per trasferire i suoi nella lista “Micari-Arcipelago Sicilia” dice: “Forse ‘grazie’ non lo sanno neppure dire perché per farlo bisogna avere il senso dell’umiltà e uno str… come Leoluca Orlando se non ci fosse davvero bisognerebbe inventarlo”. La scena, di giornata, se la prende Musumeci. Il candidato governatore del centrodestra abbandona il suo aplomb e, durante la convention di Forza Italia a Palermo per Gianfranco Miccichè, è duro con Cancelleri, che da giorni gli sollecita un confronto pubblico: “Ognuno fa la campagna elettorale, io non sono un uomo da palcoscenico ma uomo di piazza. Ma che dobbiamo dirci di più? Non hai amministrato neanche un condominio. Quando facevi anticamera nella segreteria di un assessore, io amministravo la terza Provincia del Sud Italia e nel 1995 ero condannato a morte dalla mafia e per sette anni mi sono mosso con una blindata e con due uomini della scorta e tu per farti conoscere hai bisogno di Di Maio e Di Battista”. E ancora: “Cancelleri come fai a parlare ed esprimere giudizi morali nei confronti del centrodestra, quando ancora dovete andare a governare e in Sicilia avete cinque deputati rinviati a giudizio ma di che parli? Vergognati per quello che dici. E abbi il coraggio di ammettere che se ci fosse la buona politica in Sicilia voi sareste soltanto un libro di fantascienza”. Perché “avete bisogno della mala politica per esistere, dei politici ladri, dei politici disonesti, altrimenti non esistereste; avete bisogno del sangue umano come vampiri e la Sicilia non può consegnarsi a un presidente che per cambiare un dirigente deve chiedere il permesso a Beppe Grillo, come Virginia Raggi a Roma”. Cancelleri ci va a nozze: “A Musumeci inizia a mancare la terra sotto i piedi, per questo fa ricorso all’insulto arrivando a dirmi che mi nutro di sangue umano”. E contrattacca: “A Ponzio Pilato Musumeci, che delle sue liste di impresentabili se ne è lavato le mani, vorrei ricordare che quando un portavoce del nostro Movimento incorre in un procedimento giudiziario che sembra essere grave noi lo sospendiamo mica lo candidiamo come fa lui che si presenta insieme a una sfilza di pregiudicati e indagati per corruzione e associazione a delinquere”. Ma Musumeci non ci sta: “Sono stato io il primo a dire che i candidati impresentabili non vanno votati, al di là delle liste e delle coalizione a cui appartengono”. L’arrivo in Sicilia della commissione Antimafia? “Tutti i candidati nelle mie liste sono in regola con le leggi sull’incandidabilità e ineleggibilità: è solo un problema di opportunità politica, non di rilevanza penale”. E Micciché aggiunge: “Le nostre liste sono meravigliose e fortissime, impresentabile ci sarà qualcun altro”. Ma ce n’è anche per la sinistra, che per Musumeci “insegue un’antimafia pelosa ma il più pulito ha la rogna”. “E’ mia consuetudine fare nomi e cognomi, se Musumeci avesse la cortesia di spiegare chi ha la rogna nella nostra lista gliene sarei grato”, replica il candidato governatore della sinistra, Claudio Fava. Mentre un’altra stoccata al M5s arriva dalla leader di FdI, Giorgia Meloni: “Io sono romana e ai siciliani non posso che dire salvatevi in tempo: la Sicilia dopo la giunta Crocetta, probabilmente la peggiore della storia siciliana, non può permettersi una giunta di improvvisati come il M5s”.

(Ansa)



Top