PALERMO
Fu un errore quello compiuto da Silvana Saguto, giudice del tribunale Misure di prevenzione di Palermo, che nel 2013 aveva ordinato il sequestro per la New port spa, all’epoca dei fatti sospettata di gestire i container delle merci nel porto di Palermo per conto mafioso.
La Corte di Cassazione ha annullato il provvedimento evidenziando l’errore di fondo commesso dal giudice: dopo un anno di amministrazione giudiziaria allo scopo di risanare le società vittime di infiltrazioni mafiose, non poteva essere infatti emesso alcun ordine di sequestro, ma solo di confisca o restituzione di società.
La New Port adesso ha inviato tramite legali un esposto contro la Saguto alla procura di Caltanissetta chiedendo di potersi costituire come parte civile all’udienza. Stessa sorte anche per altre società che nel 2013 furono sequestrate nello stesso filone di indagini.
7 novembre 2017