PALERMO
L’allarme dei pm di Palermo che avrebbero individuato la rotta dei terroristi verso la Sicilia. Il ministro dell’interno, Marco Minniti chiede “massima allerta” sui “Gommoni d’altura per sospetti jihadisti”
Possibile presenza di terroristi dell’Isis. È l’allarme lanciato dal Ministro dell’interno Marco Minniti e dai pm di Palermo secondo i quali da 6 mesi, un’organizzazione italo-tunisina potrebbe aver trasportato in Italia soggetti legati all’estremismo islamico. Del gruppo farebbe parte anche una donna.
Il ministro Minniti chiede la massima allerta al fine di controllare le tratte dei combattenti su dei gommoni fatiscenti. Già da mesi scorsi, i pm di Palermo indagano su una specifica rotta che sembra fatta apposta per trasportare in Sicilia migranti “particolari”, una rotta breve e sicura, dalla Tunisia alle coste del Marsalese, percorsa con gommoni d’altura con motori potenti in grado di percorrere la distanza anche in tre/quattro ore. Il tutto al prezzo ribassato di 3.000 euro a passaggio contro i 4/500 euro del costo “a saldo” dei viaggi dalle coste libiche.
Si direbbe scafisti di lusso, tunisini e italiani, alcuni dei quali già individuati, arrestati e mandati a giudizio per direttissima dai pm siciliani.
L’ultima retata di gruppo risale al 6 giugno scorso quando la Procura di Palermo ha disposto il fermo di 15 persone accusate, di associazione a delinquere transnazionale finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e contrabbando di tabacchi. L’organizzazione avrebbe trasportato dalla Tunisia alle coste marsalesi, anche soggetti ricercati dalle autorità di polizia tunisine per sospetti di collegamenti con organizzazioni terroristiche di matrice jihadista.
I magistrati della Dda di Palermo, Geri Ferrara, Federica la Chioma e Claudia Ferrari, scrivono: “Il sodalizio costituisce una seria minaccia alla sicurezza nazionale anche perché i soggetti ricercati dalle autorità di polizia tunisine sono gravati da precedenti penali o sospetti di connessioni con formazioni di natura terroristica di matrice jihadista”.
8 gennaio 2018