CATANIA
Mattarella chiude la sua visita a Catania con la prima del Bellini. Un gradito fuoriprogramma nel palco reale: il pres “accoglie” un piccolo fan di 10 anni. Ma dietro la festa, i problemi del teatro continuano: i lavoratoti precari incrociano le braccia e chiedono l’incontro urgente con il Prefetto
Smoking, paillettes, abiti scuri in velluto con strass. Alcune signore sfoggiato anche la pelliccia.
Non siamo alla prima del Teatro alla Scala, ma al Bellini, dove Mattarella cha chiuso la sua visita a Catania inaugurando la stagione sinfonica. Un evento straordinario perché è la prima volta in assoluto nella storia del Teatro Massimo che un presidente della repubblica presenzi alla prima.
Il pubblico si emoziona al suono dell’Inno di Mameli. Tutti in piedi a cantare.
C’erano moltissime Forze dell’Ordine e Vigili del fuoco che hanno fatto controlli dentro e fuori il teatro già dalle 17.00. I vigili hanno verificato le condizioni del palco centrale mentre la Polizia con i cani artificieri ha fatto il giro di tutti i palchi compreso quello reale che ha accolto oltre al presidente Matterella, il presidente della Regione Nello Musumeci, il sindaco di Catania Enzo Bianco con la compagna Amanda Succi, il Ministro dei rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro, il prefetto Silvana Riccio.
Una serata all’insegna del glamour e della cultura. La Rondine, di Giacomo Puccini, non veniva portata a Catania dal 1991. L’opera in 3 atti, su libretto di Giuseppe Adami, sulla libera determinazione della donna nel perseguire la propria realizzazione.
Nonostante il dispiegamento di Forze, sul palco reale si presenta un bambino di 10 anni, Elio Militello che è un fan di Mattarella e che da grande vuole fare l’archeologo. Si presenta in abito scuro e cravatta. Il presidente lo accoglie con un saluto e un abbraccio.
Ma la vita del teatro non si ferma alla prima della Rondine, in programma sino al 24 gennaio, perché i precari dell’Ente hanno rinviato di un giorno lo sciopero proclamato sabato scorso, contro la loro mancata stabilizzazione. Da oggi infatti tutti fermi in attesa dell’incontro in Prefettura con il sovrintendente, Roberto Grossi avrebbe richiesto un giorno di tempo per trovare una soluzione, ma a distanza di 24 ore dall’incontro in Prefettura tutto tace. Ieri i lavoratori e il segretario dello Snalv Confsal Antonio Santonocito, hanno consegnato una lettera per esporre il loro problema al presidente della Repubblica.
17 gennaio 2018