PALERMO
Un vero e proprio market della droga quello gestito dalla famiglia Arizzi nel quartiere Zen di Palermo scoperto dai carabinieri nell’ambito dell’operazione chiamata “Under square”. La droga veniva coltivata anche in un cunicolo accanto la caserma dei carabinieri.
Dalle indagini è emerso che a coordinare la rete fosse il figlio Davide, già in carcere da aprile, attraverso alcuni pizzini. Uno di questi era destinato alla madre, Santa Lo Iacono, ma fu sequestrato dai militari che hanno quindi scoperto una botola in un sotterraneo vicino la caserma, in cui sono stati ritrovati 20 dosi di cocaina, circa 800 grammi di marijuana e quasi un chilo e 500 grammi di hashish.
Tramite intercettazioni telefoniche e ambientali è stato poi ricostruito il puzzle: Davide, direttamente dal ”Pagliarelli” di Palermo, impartiva ordini al fratello Antonj e ai suoi familiari, servendosi anche della collaborazione di Semire Ben Dhaou, un amico degli Arizzi. Quanto trovato nella botola del sotterraneo, invece, veniva definito ”l’impero”, come si evince dalle intercettazioni, ma gli affari non andavano a meraviglia a causa dei numerosi sequestri da parte dei carabinieri nei mesi scorsi.
Oggi il blitz delle fiamme gialle che ha permesso di sventare una rapina già pianificata da Antonj Arizzi, Ben Dhaou e Giovanni Palazzolo, che avrebbero dovuto colpire un centro scommesse di Balestrate.
I tre sono stati arrestati e condotti in carcere, mentre per gli altri familiari, padre, madre e sorella, il gip ha emesso la misura cautelare dell’obbligo di firma.
29 gennaio 2018