GIOIA TAURO
“Il Ponte sullo Stretto di Messina non è nella lista attuale del corridoio europeo. Se l’Italia vuole rivedere questa scelta dovrà farlo in vista della rimodulazione dei fondi europei dopo il 2020”. Sono questi i termini in cui si è espresso Pat Cox, il coordinatore europeo del Corridoio scandinavo-mediterraneo, in visita ieri, 20 febbraio, con una delegazione al Porto di Gioia Tauro.
“E’ ovvio – ha aggiunto Cox – che occorre un’analisi seria sui costi e benefici della struttura. Ovviamente saranno i Paesi membri a decidere le priorità e a chiedere all’Unione Europea l’inserimento di opere come questa, ma allo stato il ponte non è nella lista dell’Ue”.
Il presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona, ha sottolineato che dal porto di Augusta transita il 65% dell’export regionale (oltre 5 miliardi di euro) prodotto dalle aziende del petrolchimico; le industrie del settore che utilizzano il porto contribuiscono con 23 milioni di euro a sostenere le entrate correnti dell’Autorità portuale. ” Il ponte – ha aggiunto – sarebbe la vera risposta alla continuità territoriale. Ma tutto rischia di impattare con il piano paesaggistico che interviene anche nelle aree retro-porto della Zes.”
21, febbraio, 2018