CATANIA
E’ il giorno di Lo Monaco. Il direttore è intervenuto nella sala stampa del centro sportivo Torre del Grifo e ha risposto alle domande dei giornalisti per fare il punto sulla questione relativa al tecnico, commentare il duello col Lecce e delineare il futuro del Catania per il prosieguo della stagione.
Queste le parole dell’ad etneo: «Con altri sistemi e concetti non ci sarebbe stato bisogno di conferenze stampa, per chiarire la situazione dopo l’inaspettata e vergognosa sconfitta di Monopoli. Quando si perde 5-0, quando a perdere è una squadra candidata per la vittoria finale che ha realizzato fin qui un grande campionato, bisogna dare atto al ruolino di marcia del Lecce».
«Subito dopo Monopoli c’è stata una caccia pazzesca all’esonero del nostro allenatore. Non ho risposto alle telefonate di giornalisti, addetti ai lavori e allenatori che si sono proposti. Una riflessione andava fatta ma non solo col tecnico quanto con tutta la squadra. Sconfitte del genere bisogna analizzarle
Le valutazioni però ci sono state…
«Ci sta che una società possa valutare più soluzioni, ma questa società on ha mai inteso cambiare guida tecnica. La società cambia tecnico quando la squadra non è più con l’allenatore.
Non sta scritto in cielo che dobbiamo essere in Serie A nel giro di breve tempo. Il Foggia ci ha messo 17 anni, Il Lecce sta ancora combattendo e ha perso due volte i playoff. La Cremonese è arrivata in B dopo 11 anni, l’Alessandria spende ogni anno milioni e non riesce a salire. L’ultima volta che il Catania andò in B dalla C fu nel 2002 dopo ben 15 anni di lotte. Non sta scritto da nessuna parte che il Catania deve andare in B per forza. Noi abbiamo un grandissimo pubblico che ama la propria squadra, questo è l’unico dono che abbiamo. I campionati si vincono programmando, sacrificando, faticando»
Sulla situazione debitoria:
«Oggi il Catania ha 3-4 mesi di sofferenza, ma a fine anno se tutto procederà liscio, il Catania uscita in soli due anni da una situazione debitoria».
Sul futuro: «Siamo passati da un vento forte ma dobbiamo rialzarci. Ho sempre detto che il Lecce deve vincere, il Catania vuole farlo, ma il Catania ha priorità diverse, il risanamento e il rilancio»
«Se dovesse venire la B quest’anno, dovremmo scrivere un libro da guinness dei primati. Nonostante il distacco dei 7 punti, non è finita. Non è finita, lotteremo e non lasceremo niente di intentato»
Lucarelli confermato e difeso dall’ad rossazzurro
«Se l’allenatore si fa prendere troppo dalla partita e arriva in conferenza stampa ancora carica, capita di esprimere concetti alterati. L’allenatore che a modo suo ha inteso salvaguardare la squadra, è stato condannato di aver detto che il Lecce è più forte e che il Catania non spende abbastanza ed è una squadra da calciatori da 1500 euro. L’allenatore non voleva assolutamente esortare i tifosi a non venire allo stadio. E’ stata una maniera colorita e sbagliata. La squadra intera insieme allo staff dopo Monopoli ha chiesto scusa alla società, ma mai è stato messo in dubbio il calore della nostra gente»
Io mi auguro che non succeda mai più un tracollo come quello di Monopoli. La società ha analizzato la sconfitta, e ha notato che la squadra sta col tecnico. Qua non si parla di colpevoli o giudici. Noi siamo duri a morire, non molliamo, andiamo avanti. Fosse l’ultima cosa che faccio, riporterò il Catania in Serie A»
L’atteggiamento dei veterani:
«Mi aspetto che tutti prendano in mano la squadra e fatto quello che hanno fatto fin qui prima del match di Monopoli. Lucarelli è tranquillo e rafforzato»