CATANIA
Hanno perso la vita ieri due vigili del fuoco, altri due sono in gravi condizioni ed uno è rimasto miracolosamente illeso in seguito all’esplosione di una bottega nel centro storico di Catania, in via Garibaldi. Si tratta di Dario Ambiamonte, di 40 anni, e Giorgio Grammatico, di 38. Un incidente costato la vita anche all’inquilino del locale in cui si è verificata l’esplosione Giuseppe Longo di 75 anni, che avrebbe chiesto l’intervento dei pompieri, probabilmente per una fuga di gas, all’interno della casa in cui viveva in affitto e che aveva anche adibito ad officina per le biciclette. Prima ancora di poter intervenire, i quattro pompieri che si stavano avvicinando alla porta sono stati travolti dalla violentissima esplosione. Per due di loro non c’è stato nulla da fare, mentre altri due sono in prognosi riservata all’ospedale Garibaldi di Catania, ma non in pericolo di vita. Uno, il più grave, ha riportato un importante trauma polmonare, mentre il secondo ha un trauma cranico e ferite varie. Sotto choc, invece, l’altro vigile del fuoco rimasto illeso. Al momento è in luogo protetto, costantemente tenuto sotto controllo. E’ stato trovato carbonizzato, invece, l’inquilino dell’appartamento, che nell’ultimo periodo stava sistemando i locali forse per lavori di ristrutturazione o forse in vista della chiusura dell’officina. Sulla dinamica sta indagando la procura che tende a non escludere alcuna ipotesi.
“Un’autentica tragedia”, il commento del sindaco Enzo Bianco, tra i primi ad arrivare sul posto per sincerarsi di quanto avvenuto. Al primo cittadino sono arrivate anche le telefonate di solidarietà del premier Paolo Gentiloni e del ministro dell’Interno, Marco Minniti.
La procura, intanto, ha deciso di aprire un fascicolo per chiarire con esattezza cosa sia accaduto. I primi accertamenti, infatti, hanno evidenziato come la deflagrazione si sia sprigionata dall’interno verso l’esterno, probabilmente a causa della fuga di gas di alcune bombole. Resta ancora da chiarire, però, cosa abbia impedito all’inquilino di aprire la porta o le finestre prima dell’arrivo dei pompieri. Forse potrebbe aver accusato un malore o, al contrario, lo avrebbe fatto volontariamente. E’ stato disposto il sequestro della parte dell’immobile sede dell’incidente e la Procura di Catania ha delegato le indagini alla squadra mobile della Questura.
21 marzo 2018