Delusione, amarezza e rabbia. Un mix di sensazioni negative per i tifosi rossazzurri al termine del derby perso dal Catania col Trapani. Di fronte ad un Massimino stracolmo, quasi 19mila spettatori, battuto il record stagionale contro la Leonzio, gli etnei scivolano ed è un tonfo che fa male.
I granata agganciano in classifica il Catania ma sono virtualmente secondi avendo vinto entrambi gli scontri diretti. Discorso promozione diretta ormai praticamente chiuso dal Lecce con un rassicurante +4 a due giornate dalla fine.
Un primo tempo buttato dai rossazzurri, troppo contratti, poco aggressivi e mai pericolosi. Meglio il Trapani, vicino al gol al 14esimo con Murano, bravo Pisseri a salvare da vicino e con qualche conclusione da lontano.
Catania più aggressivo ad inizio ripresa, ma nel momento migliore arriva il gol del Trapani. Palumbo si insidia in area di rigore e dopo la ribattuta di Pisseri riesce a ritrovare il pallone e trafiggere il portiere.
Rossazzurri che non si abbattono e provano a reagire. Prima è Manneh di piatto destro a provarci, ma Furlan sventa il pericolo, poi è Russotto entrato per Mazzarani a mettere dentro ma Curiale trova ancora un grande Furlan. Al 73esimo ancora Russotto stoppa un bel pallone e lo scaglia di destro ma il palo dice ancora no al fantasista romano. Anche Barisic partecipa alla festa dello spreco ed ancora Furlan si supera. Nel finale etnei sbilanciati e Marras li punisce chiudendo la gara.
Inutile il rigore trasformato da Lodi al 95esimo quando ormai il match è concluso. Finisce 2-1 per il Trapani e per entrambe si apre la strada dei playoff. A fine gara delusione di un centinaio di tifosi fuori dallo stadio.