STROMBOLI, MESSINA
Forte esplosione ieri notte intorno all’una sul cratere eoliano dello Stromboli. Una “esplosione maggiore” dopo l’intensa sequenza esplosiva che il 24 aprile scorso ha coinvolto le bocche dell’area centro-sud poste sulla terrazza craterica. Un boato che è stato avvertito dagli isolani e dai turisti che numerosi continuano a frequentare l’isola e soprattutto a scalare la montagna fino a quota 900 metri, dato che attualmente non c’è alcun divieto. Alle 00:53:50 (ora locale) la prima forte esplosione che ha interessato la bocca denominata “N2”, posta nell’area settentrionale della terrazza craterica dello Stromboli (frame A-D-G). La durata di questo evento è stata di circa 5 secondi.
L’intera sequenza esplosiva è durata circa tre minuti. Successivamente, il vulcano è tornato a produrre la sua normale attività stromboliana.
L’esplosione causata forse dal vento, ha prodotto un’abbondante ricaduta di materiale incandescente all’interno della terrazza craterica e lungo la Sciara del Fuoco, risparmiando la zona del Pizzo. L’attività eruttiva dello Stromboli è costantemente monitorata dall’Ingv – Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia – mediante i sistemi osservativi, geofisici e geochimici gestiti dalle sezioni di Catania, Napoli e Palermo.
27 aprile 2018