Ripartono le escursioni sull’Etna. Finalmente! Che bellezza, siamo tutti contenti.
E sì …perché economia e turismo da quelle parti viaggiano a braccetto con la vita del vulcano più alto d’Europa.
Così il ritornello sul monopolio & i suoi derivati, recitato a memoria e buono per ogni circostanza, è destinato a sciogliersi come neve al sole.
Quella stessa neve che l’Etna, purtroppo, non ci ha riservato quest’anno.
La formula dell’Antitrust non si è mai prestata ad interpretazioni, tranne a quelle di una precisa testata particolarmente zelante ed “oggettiva”.
Il Garante ha detto: “I criteri di quel bando non consentono l’ingresso di altri gestori e rischiano di distorcere il mercato”.
Affermazione rivolta alle amministrazioni di Linguaglossa e Castiglione di Sicilia, presenti in quel tempo.
Ora, come si fa a distogliere l’attenzione? Per concentrarsi, a convenienza, solo sulle parole “monopolio”, “gestore storico” e garante? Semplice: basta dire che sull’Etna c’è il monopolio!
Quello di un gestore storico (che però, come gli altri, ha sempre partecipato al bando). Potenza dei media, così persuasivi e determinanti…
Problema monopolio risolto! Da quest’anno gestirà l’associazione di imprese Etna Mobility.
Peccato che la stessa si è già resa inadempiente sui tempi di apertura.
L’aggiudicataria della gestione provvisoria della pista, che da Piano Provenzana conduce a quota 3000, infatti non rispetta i criteri indicati e stabiliti dai comuni di Linguaglossa e Castiglione di Sicilia.
L’apertura del servizio, secondo quanto indicato nel contratto, prevede il raggiungimento di quota 2800 mt, già dal primo maggio ed invece si arriva a quota 2.200 alla Bottoniera.
In altri tempi si sarebbe aperto il caso con riflettori puntati su inadempienze e criticità oggi invece si tace.
Inoltre l’escursione di Etna Mobility viene venduta a 45 euro contro i 25 del vecchio operatore con il compiacimento dei sindaci di Castiglione di Sicilia e Linguaglossa, Antonio Camarda e Salvo Puglisi. Ed è proprio quest’ultimo- sempre nella solita testata giornalistica a registrare con soddisfazione la “nuova” scontistica del 30% riservata a i comuni.
Un’affermazione che dimostra come il sindaco non conosca neanche la convenzione del vecchio operatore, più vantaggiosa, che applicava il 30% su Linguaglossa e il 50% su Castiglione di Sicilia.
Una grande opportunità quella di dare spazio alla concorrenza per poterne apprezzare le differenze.
A questo punto possiamo gridarlo a gran voce: l’Etna è stata liberata!
Ne gioiamo tutti, assaporando e condividendo il diffuso spirito di leggerezza e democratica partecipazione.
Torneremo finalmente a calcare le piste del vulcano, cosa che prima non potevamo fare.