CATANIA
E’ arrivata la decisione del Tribunale del riesame di Catania. Resta ai domiciliari l’ex deputato regionale Marco Forzese, dove si trova dal 3 maggio scorso nell’ambito dell’inchiesta della Procura distrettuale per corruzione denominata ‘Black job’. In carcere il direttore dell’ispettorato del Lavoro di Catania Domenico Amich. Scarcerato invece l’ex consigliere comunale di Forza Italia Nino Nicotra.
I giudici hanno infatti accolto il ricorso del suo legale, l’avvocato Tommaso Tamburino, e disposto la revoca dei domiciliari. Sarà deciso giovedì prossimo il ricorso presentato dalla responsabile dell’ufficio legale dell’Ispettorato del lavoro di Catania, Maria Rosa Trovato, anche lei ai domiciliari. L’inchiesta della Procura di Catania è coordinata dal procuratore Carmelo Zuccaro, dall’aggiunto Sebastiano Ardita, che dirige il gruppo reati contro la Pubblica amministrazione, e dal sostituto Fabio Regolo. Dalle indagini della guardia di finanza di Catania, che si è avvalsa anche di intercettazione e della collaborazione di funzionari dell’Ispettorato del lavoro, sono emerse la scomparsa di fascicoli, le richieste di sanzioni annullate e la concessione di rateizzazioni al minino in cambio non di soldi, ma di favori: voti dagli imprenditori aiutati, e un soccorso politico alla Regione per ottenere promozioni o assunzioni in strutture pubbliche.
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21 maggio 2018