La polizia di Stato ha fermato un senegalese di 34 anni, Mohamed Gian Faye, ritenuto lo scafista di uno dei sette gommoni soccorsi da cinque navi mercantili al largo della Libia la scorsa settimana e poi trasbordati su nave Diciotti della guardia costiera arrivata due giorni a Pozzallo con a bordo 509 migranti. Lo hanno identificato indagini della squadra mobile di Ragusa. Per cinque gommoni personale dell’organizzazione di trafficanti libici li hanno condotti fino alle acque territoriali, poi hanno spento il motore, in alcuni casi lo hanno tolto riportandolo sulle coste, lasciando alla deriva i migranti in attesa che qualcuno li salvia. Il libico che ha fatto da scafista provvisorio rientra a terra con una moto d’acqua pilotata da un complice. Il cadavere arrivato a Pozzallo su nave Diciotti, ha ricostruito la squadra mobile di Ragusa, è di un giovane nigeriano, che viaggiava da solo. Dopo che il loro gommone è stato soccorso ed è salito a bordo del mercantile Vos Thalassa si è addormentato, ma non si è più risvegliato. Il medico legale non ha rilevato segni di violenza, ritenendo che sia stata una morte per cause naturali. La Procura della Repubblica di Ragusa valuterà se effettuare l’autopsia. La squadra mobile nell’ambito di indagini sullo sbarco da nave Dattilo ha anche arrestato due marocchini che erano già stati in Italia ed espulsi perché irregolari. Uno dei due era stato respinto proprio dal Questore di Ragusa dopo aver tentato di fare ingresso in Italia. Nel 2018 nell’Hot Spot di Pozzallo hanno già fatto ingresso 2978 migranti in occasione di 18 approdi e la polizia ha fermato 19 presunti scafisti, uno dei quali minorenne.