L’Akragas cade a Matera (3-1) ed interrompe la striscia positiva che durava da sei giornate, esattamente 42 giorni dopo la sconfitta contro il Fondi. I padroni di casa costruiscono la vittoria di oggi nella prima frazione.
Negro sblocca la partita, su un calcio di rigore forse generoso, solamente cinque minuti dopo il calcio di inizio. L’Akragas accusa il colpo e arretra concedendo ai lucani diverse occasioni per raddoppiare. Ci provano sia Negro che Strambelli che mancano il tap-in solo grazie ad interventi miracolosi di Pane. Ma è soltanto la prova generale per il secondo gol che arriva ad una manciata di secondi dalla fine del primo tempo: Strambelli inventa una traiettoria a giro con il mancino che si insacca alle spalle dell’estremo difensore agrigentino. Di Napoli, che aveva optato per una strategia più difensiva nel primo tempo, mischia le carte togliendo un difensore, Carillo, per un attaccante, Cocuzza.
La musica non cambia nella ripresa con il Matera che sfiora a più riprese il gol che, probabilmente, chiuderebbe definitivamente i conti. E, invece, è l’Akragas che riapre la partita a dieci minuti dal termine. Gomez, subentrato a Pezzella, raccoglie un assist di capitan Marino e sigla la rete del 2-1. Il finale di partita è concitato con gli schemi che saltano e le occasioni che fioccano da entrambe le parti: Carretta, per i padroni di casa, ci va molto vicino con una bella giocata dall’interno dell’area. Gli agrigentini, di contro, rispondono con un tiro insidioso dalla distanza di Salandria. A chiudere definitivamente il conto è un autogol di Thiago Chazè a tempo scaduto che indirizza, definitivamente, i tre punti verso la Lucania. L’Akragas torna ad Agrigento a mani vuote come non capitava da metà settembre. Domenica, all’Esseneto, arriva il fanalino di coda Melfi. Una ghiotta occasione per uscire dalla malattia della “pareggite” che accompagna l’Akragas da inizio stagione.
di Giuseppe Castaldo