CATANIA
Come si diceva un tempo? Pasta del capitano. Marco Biagianti suona la carica e si batte il petto dopo il 2-1 che consegna al Catania la seconda vittoria consecutiva. E’ lui (insieme a Paolucci che torna al gol) l’uomo partita. Quello che fa urlare il Massimino che, dopo anni di mestizia e bocconi amari, regala nuovamente un po’ di gioia a chi freme per i colori rossazzurri.
Il cammino è ancora lungo, ma anche la vittoria di oggi (in rimonta) contro una Paganese onesta e concreta, lascia intendere che qualcosa stia cambiando. I campani sono andati in vantaggio, ma il pareggio è arrivato subito. Poi, ci ha pensato Biagianti a togliere i dubbi che, per buona parte della partita, hanno aleggiato anche oggi. Il Catania festeggia. Derby di coppa e, soprattutto, Foggia diranno se la strada è giusta: se anche le pecche potranno gradatamente diminuire. Se questa squadra, per dirla con Lo Monaco, sarà in grado di giocarsi le sue carte.
PARTITA Rigoli conferma per dieci undicesimi la squadra che ha sconfitto il Lecce. Unica variazione, suggerita da quanto si è visto negli ultimi allenamenti, è Paolucci che gioca al posto di Calil in attacco.
I primi minuti non sono male: il Catania pressa l’avversario anche se di vere occasioni non ce ne sono. La Paganese di Grassadonia fra le sue fila presenta un ex serie A come Reginaldo, appesantito di sicuro, ma sempre da tenere in considerazione là davanti. Il Catania però ha un solo obiettivo e ci prova due volte con Mazzarani. Favorevole sopratutto la seconda occasione con il neo acquisto rossazzurro che manda alto da dentro l’area dopo un bell’assist firmato Di Cecco, confermatissimo sull’esterno di destra di difesa dopo l’ottima partita col Lecce. La Paganese è ordinata nel suo 3-4-2-1, il Catania capisce che può far male sulle fasce. Buono il cross dalla sinistra di Djordjevic con Di Grazia che ci arriva in acrobazia, ma per Chirac non è difficile respingere.
La spinta però si affievolisce presto, più che altro perde ritmo e intensità. E così per qualche tempo può venir fuori la Paganese (anche grazie alla mossa di Grassadonia che inverte la posizione degli esterni). I campani sfiorano la rete con Reginaldo che, ben servito da Dezi, chiama Pisseri all’intervento più difficile del primo tempo. Il Catania ci prova ancora, soprattutto con una bella conclusione di Barisic che esce di un metro alla destra del portiere ospite. I rossazzurri tornano presto a fare il match ma, come accaduto spesso, sembra che manchi la necessaria convinzione davanti. Qualche conclusione arriva, ma tutte con poche percentuali di riuscita.
Nella ripresa, la prima emozione la procura Biagianti che cade in area dopo un contrasto. Lo stadio vuole il rigore. L’arbitro Chindemi lascia proseguire. In tutto, assistono alla gara 7.863 spettatori, compresi i 4.769 abbonati. E il pubblico si scalda per una discesa sull’esterno sinistro di Di Grazia. Il suo è un tiro-cross, forte e teso sul secondo palo: nessuno arriva per la deviazione vincente e il pallone finisce sul fondo.
La Paganese ha però quello che manca al Catania: la concretezza. E così al 64′, la squadra di Grassadonia passa. Reginaldo stoppa bene di petto in area e supera Pisseri: 0-1, per certi versi meritato visto che le occasioni migliori sono state per i campani. Il Catania ha il merito di tornare subito nel match e impiega tre minuti per rimettere tutto in parità. Inoltre si sblocca Paolucci, anche se in modo un po’ rocambolesco. Il numero 9 rossazzurro da posizione ravvicinata riesce a toccare e indirizzare il pallone in rete: 1-1 e si può ricominciare da capo. Rigoli toglie Barisic e Mazzarani e inserisce Piscitella e Fornito.
Anche l’autore del gol lascia il campo. Al suo posto, Calil. Ma questa volta, il cambio di passo è garantito dall’uomo della sicurezza. Da chi ama la maglia rossazzurra in modo incondizionato. Biagianti stoppa e colpisce. Mezza rovesciata, come una vera punta. I rossazzurri possono anche fare tris, ma dopo una bella azione di Calil, Di Grazia si vede respingere il suo tiro a botta sicura da un difensore e poi dal palo. Poco male. La serata resta dolce per i tifosi rossazzurri.