CATANIA
La protesta degli abitanti di San Giuseppe La Rena: «Demolitelo per la nostra sicurezza»
Stritolati dall’incuria e dall’abbandono dell’ex foresteria di via San Giuseppe La Rena a Catania.
Un edificio che all’apparenza sembra abbandonato ma che in realtà ospita un’umanità emarginata che vive di espedienti e in condizioni disperate. Abitanti e commercianti del quartiere protestano contro “l’edificio fantasma”.
Ai nostri microfoni un residente ci spiega cosa vuol dire vivere a stretto contatto con un degrado che non sembra avere mai fine. Uno scheletro di mattoni e cemento armato pronto a venir giù da un momento all’altro.
Ridotto in queste condizioni da anni e che in passato, tra continue risse, è stato teatro di ben due omicidi. A pochi passi dall’aeroporto di Catania e dal Duomo, l’ex caserma della forestale, oggi di proprietà del comune, continua a dividere l’opinione di coloro che la vorrebbero completamente distrutta e quelli, invece, che sperano nel suo recupero; magari con l’aiuto dei privati.
Scenari di ordinaria povertà in questo “hotel per disperati”. Un problema che va di pari passo con il campo rom che si trova dall’altra parte della strada.
Viaggio all’inferno e ritorno: tra vecchie catapecchie, bagni di fortuna, montagne di spazzatura e siringhe abbandonate annesse. Crepe e intelaiature in ferro completano uno scenario che toglie il sonno a tanti abitanti di via San Giuseppe La Rena.
Preoccupazioni legate, non solo ai bivacchi e alle discariche, ma, soprattutto, alla mancanza di sicurezza. Negli ultimi anni si sono ricorse tante idee, possibilità e proposte sulle eventuali nuove destinazioni per l’ex foresteria.
Voci che non si sono mai tramutate in fatti concreti. Nel frattempo l’“hotel per disperati” continua a raccogliere “prenotazioni” e non resta mai vuoto